Cari lettori di MONDO HR, la difficoltà nello stare al passo con la normativa del lavoro e nel contempo renderla di immediata comprensione è diventato sempre più difficile per tutti, soprattutto per coloro che quotidianamente sono impegnati a districarsi tra importanti decisioni aziendali ed economiche, impatto delle decisioni verso i propri collaboratori, pianificazioni strategiche a medio lungo termine.
E' così che uno dei più stimati Consulenti del Lavoro, ha deciso di approcciare a questo problema cercando di rendere ancor più comprensibili determinati contesti e le possibili soluzioni organizzative e normative, scrivendo brevi racconti estremamente realistici ed adattabili al contesto della PMI: realtà che in questo momento sta soffrendo più di ogni altra.
Nel primo racconto affronta così il tema della "Mobilità" ...
"Giovanni era da qualche mese
che era preoccupato. Le vendite non andavano come lui voleva e il suo
calzaturificio soffriva. Il mercato italiano era un disastro: le vendite erano
veramente calate di tanto e quel poco che si vendeva si portava dietro delle
grandi difficoltà di riscossione.
Aveva dovuto rinunciare a qualche cliente perché proprio non
pagava più. Prometteva di pagare ma ormai era due stagioni che non pagava. Non
poteva continuare a spedire calzature ad uno che non paga. Reggeva l’estero ma
da solo non bastava.
Negli ultimi due anni ormai aveva consumato tutta la Cassa
Integrazione Guadagni: infatti gli avevano detto che l’azienda aveva a disposizione al massimo 52 settimane negli ultimi due anni.
Purtroppo erano arrivati in fondo e per tutti il lavoro non c’era più.Anche i bilanci aziendali non erano stati fantastici.
Era arrivato alla decisione finale di dover lasciare a casa
qualche persona per ristabilire quella marginalità che serviva
per sopravvivere. Il suo pensiero andava ad Antonio: era con lui da 38 anni e
gli mancava veramente poco per andare in pensione. Neanche due anni. Ma negli
ultimi anni aveva contratto un problema di salute che lo aveva tenuto in
malattia tanto.Antonio lavorava assieme a Sergio che era molto più giovane
ed efficiente. Giovanni non sapeva proprio chi scegliere.
La logica diceva che per l’azienda era meglio tenere Sergio
ma il cuore non riusciva a pensare ad Antonio senza retribuzione e senza
contributi per due anni. Finalmente si decide a va dal suo Consulente del Lavoro e si
confida. Al ritorno in azienda è più tranquillo. Il consulente del lavoro gli ha spiegato che Antonio può
godere della mobilità per tre anni. Non prenderà tantissimo ma qualcosa l’INPS gli pagherà: poco
più di 800 euro al mese.
Ma l’importante è che gli ultimi anni che gli mancano potrà
vedersi accreditare tutti i contributi per la pensione senza avere
decurtazioni. E presto andrà in pensione.
Quando Giovanni gli spiega la cosa Antonio è quasi felice.
Finalmente Antonio potrà dedicarsi alle cose che lo
appassionano da sempre: il giardinaggio e la pesca.
Mentre la pesca lo fa per diletto,
il giardinaggio lo farà anche per qualche famiglia e gli hanno detto che può essere pagato con dei buoni strani che
l’INPS distribuisce che tutti chiamano voucher.
Alla fine non dovrà neanche dichiararli e non gli
decurteranno la mobilità se resterà sotto i 3.000 euro annui.
Anche la pesca adesso è diventata più bella perché Antonio
può pensare con tranquillità alla sua pensione. D’ora in avanti quello che
scomparirà sarà solo il galleggiante la pensione è salva!
La mobilità … alla fine non è stata così
male per Antonio".
di Luca Piscaglia
Consulente del Lavoro