domenica 4 settembre 2011

COACHING & PERFORMANCE: intervista a Roberto Merli

Mondo HR Marche si affaccia nel mondo del Coaching ed ha il piacere approfondire l'argomento grazie al fortuito incontro con Roberto Merli, Personal Coach e trainer in PNL.


SC: Buon giorno Roberto e ben trovato su Mondo HR Marche. Abbiamo tantissime cose di cui parlare e tante curiosità da svelare ..... ma partiamo da questa prima intervista proprio cercando di conoscerti un po’ meglio, ci parli un po’ di te e del tuo percorso che ti ha portato a questa entusiasmante professione di Personale Coach ?

RM: Ciao Silvia ed innanzitutto grazie per l'invito a partecipare al Gruppo Mondo HR Marche. Mi fa piacere parlarti un po’ di me per farti capire meglio chi sono e che cosa ho fatto negli ultimi 47 anni ...
Sono nato e cresciuto a Parma, mi trovo ora sempre più vicino alla vostra Regione, per motivi professionali e personali, della quale mi sono a dir poco innamorato :-). Ho iniziato a giocare a pallavolo e già a 13 anni facevo parte del squadre del settore giovanile della Parma Pallavolo (Santàl) dove sono rimasto fino ai 21 anni e con la quale ho ottenuto ben due Scudetti e due Coppe Italia.
Lo sport mi ha dato insegnamenti che mi porto ancora oggi nella vita: credere fortemente in se stessi, lo spirito di sacrificio per raggiungere i risultati, la tenacia, la grinta, la perseveranza, la voglia di non tirarsi mai indietro…..

SC: Ed il tuo percorso di studi ?
RM: Mi sono laureato in Scienze Motorie presso l’ateneo di Bologna con tesi «La pallavolo nel decennio 1990 - 1999: analisi statistica»

SC: Mi dicevi che mantenendo la tua grande passione per lo sport sei con il tempo passato da giocatore ad allenatore ...
RM: Si, tutte qualità che ho sviluppato negli anni di allenamento come giocatore, mi sono poi servite nell’attività di allenatore sportivo che ho cominciato ad intraprendere quando avevo appena 22 anni, diventando poi Allenatore di terzo grado FIPAV. Durante gli anni in cui ho condotto gruppi sportivi ho avuto modo di scoprire e sviluppare una capacità che faceva parte della mia “natura”: riuscire a vedere nei giocatori le loro potenzialità e aiutarli a svilupparle per dare il meglio di sé in campo.
Nonostante il percorso di formazione intrapreso sentivo che mi mancava ancora qualche competenza per poter aiutare i miei atleti a 360 gradi e mentre cercavo degli strumenti per soddisfare questa mia forte esigenza, poiché sono fortemente convinto che “nulla succede per caso”, ho conosciuto la Ekis Srl e Livio Sgarbi, che era appena entrato in contatto con la mia squadra per condurre una proficua attività di coaching mentale e motivazionale.
E’ stata una vera illuminazione… Proprio quello che stavo cercando! Finalmente si chiudeva il cerchio e scoprivo le innumerevoli potenzialità della PNL (Programmazione Neuro Linguistica) e del coaching applicato all’ambito sportivo.

SC: E dall'ambito prettamente Sportivo come sei poi passato a quello Aziendale ?
RM: Nel mio percorso di formazione e successivamente in quello lavorativo in qualità di Coach ho collaborato per diversi anni con la società Ekis srl. Il lavoro con le aziende è parte integrante del core business di Ekis e la metafora sportiva è uno strumento particolarmente utilizzato negli interventi aziendali.
La mia presenza ha consentito di unire i due elementi fornendo ad entrambi la possibilità di uno scambio di crescita reciproco.
Successivamente ho approfondito la mia formazione specifica aziendale dal punto di vista teorico e direttamente sul campo prendendo parte a progetti formativi con svariati gruppi di differenti settori quali

SC: Mi anticipavi prima dell'intervista concetti molto interessanti sul "Mental Trainig": di che cosa si tratta esattamente ?
RM: Bene ... a tutti voi sarà capitato di notare, su se stessi o su un’altra persona, come esistano giornate in cui tutte le azioni (anche quelle ritenute più difficili) riescono facilmente, con efficacia impressionante e giornate in cui, invece, non si riesce a fare nulla di tutto quello che sembrava così semplice. Riflettiamo un attimo: posso trovarmi, da un giorno all’altro, in una condizione fisica così differente e penalizzante? E’ possibile che abbia dimenticato le mie abilità dall’oggi al domani? L’esperienza e la logica Vi porterà a rispondere con un bel no a tutte le precedenti domande. A questo punto cosa fa la differenza tra una situazione e l’altra? Io credo che in tutto questo, lo stato d’animo che ci accompagna nell’affrontare il nostro impegno, abbia un ruolo determinante. Corpo, mente ed emozioni sono parti indissolubilmente legate: è per questo che non basta più preparare il fisico, le competenze, la struttura organizzativa per raggiungere il vero benessere personale. Anche la mente e le emozioni vogliono la loro parte! Queste possono agire come un vero catalizzatore e acceleratore di risultati oppure essere il più drastico dei freni: il trucco è “saperle usare a nostro vantaggio!”.

SC: Ma che cos'è concretamente l'allenamento mentale ?
RM: Allenamento mentale significa abituare la mente a lavorare al nostro servizio permettendoci di raggiungere gli obiettivi prefissati e, allo stesso tempo, vivere nel benessere.
Concretamente consiste in una serie di strategie (visualizzazione, anticipazione mentale, strutturare un sistema di convinzioni potenzianti, rinforzare l’autostima, aumentare la concentrazione e l’attenzione, comunicare in modo efficace con se stessi, ecc.) che ci rendono più forti e forniscono una spinta motivazionale enorme!

SC: Ma serve solo agli sportivi?
RM: Assolutamente no! Lo sport è un’ottima metafora della vita e del lavoro: ognuno di noi è impegnato in qualcosa e, nel raggiungimento di un obiettivo, incontra degli ostacoli sul cammino; così come nello sport ti si presentano degli ostacoli (avversari, ambiente, te stesso…).
Tutte queste strategie approdano nello sport dopo essere state applicate nel business e nello sviluppo personale, quindi sono applicabili a qualsiasi area della vita di ogni individuo.

SC: Cosa significa gestire le emozioni e gli stati d’animo?
RM: La qualità dei risultati che ognuno di noi ottiene dipende dalla qualità delle nostre azioni e dei nostri comportamenti. A loro volta questi dipendono proprio dai nostri stati d’animo. Sappiamo che ci sono emozioni potenzianti per ogni momento della nostra vita e la nostra mente può aiutarci ad essere nello stato d’animo giusto, nel momento giusto, per fare la cosa giusta! Ad esempio un manager (o una qualsiasi altra figura aziendale) quando si appresta a relazionare un argomento in un’importante riunione, può essere in preda a tensione, ansia, paura di sbagliare… sicuramente queste emozioni non lo aiuteranno ad esporre in modo persuasivo l’argomento, anzi… Saper gestire gli stati d’animo significa avere dei mezzi per accedere a degli stati d’animo produttivi (come la sicurezza, la motivazione, la tranquillità, ecc.) ogni volta che ne abbiamo bisogno.

SC: Se cercassimo di portare tutte queste esperienze in ambito aziendale, quale sarebbe il percorso più logico ?
RM: Nel mercato moderno le aziende riconoscono sempre più spesso che l’elemento distintivo che crea un reale vantaggio competitivo è l’effettiva e concreta capacità delle risorse umane di agire efficacemente in direzione degli obiettivi aziendali.
Tendenzialmente le aziende pongono giustamente il loro focus su processi che prevedano riorganizzazioni, semplificazione delle procedure, ottimizzazione dei costi e delle risorse, ma è la performance dell’individuo che sposta concretamente il livello delle performance aziendali.
Al momento attuale un fattore che accomuna tanti mercati è la pressione competitiva, nella quale le aziende cercano una rapida crescita, una migliore struttura organizzativa, un aumento delle opportunità grazie a fusioni o acquisizioni ed in alcuni casi anche la ridefinizione del proprio core business.

In questo contesto così dinamico, risulta prioritario agevolare i processi evolutivi per:
• Ottimizzare la gestione del tempo e il talento delle risorse umane
• Migliorare la motivazione e la vitalità dei singoli individui
• Potenziare le relazioni interpersonali
• Creare team sinergici e performanti
• Orientare le risorse verso gli obiettivi aziendali.
• Ridurre al minimo le resistenze al cambiamento
• Limitare i conflitti o il prevalere degli obiettivi personali su quelli aziendali

SC: Meraviglioso Roberto, hai lanciato veramente tanti motivi di riflessione e confronto, a questo punto lascerei la "parola" ai nostri lettori e se ti fa piacere ti rinnoverei l'appuntamento per una prossima intervista, dove potremmo approfondire magari altre tematiche direttamente sollecitate dai nostri lettori .....
RM: Pronto .... a rispondere ad ogni quesito o vostra curiosità che leggendo potrebbe essere naturalmente emersa.
Allora alla prossima occasione, accetto ben volentieri l'invito e vi lascio con questo pensiero di James Allen "La capacità di selezionare il compito più importante, affrontarlo, e tuffarvisi anima e corpo fino al raggiungimento dell’obiettivo è la chiave della performance e della produttività"

SC: A presto ed ancora grazie da parte di tutti i lettori di Mondo HR Marche !

Smart Coaching - Roberto Merli - Licensed Trainer in PNL e Personal Coach
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