La identifichiamo spesso
con il vuoto, l'assenza, la solitudine : propongo di pensare all'attesa come
il dialogo interiore, il parlare con noi stessi, quel luogo dove possiamo
incontrarci e riconoscerci.
Abbiamo molte sfumature di pensiero ma
sostanzialmente ci assolviamo o ci condanniamo: è in questo luogo che avviene
tutto, le nostre ragioni e i nostri torti, ma anche l'amore e l'odio, che non
dichiariamo, che teniamo nascosti dentro di noi.
Pensate anche cosa nasce
nell'attesa: un prodigio, un miracolo, lì nasce IL DESIDERIO, si presenta prima
come una fantasia, un'immaginazione, poi gradualmente si definisce, ma resta
misterioso, poco aderente con la realtà che viviamo, poi diventa speranza e
oscilla, comincia a sembrarci possibile e allo stesso tempo poco realizzabile; poi si ferma ed è come se lo dimenticassimo, ma riemerge all'improvviso, è
stato un evento improvviso, una parola sentita, un contatto esterno, una
persona che ha espresso un suo desiderio che ti ha rimandato al tuo che era
sopito.
Allora si risveglia, prende altra forma, ti fa pensare che la tua vita
può cambiare se lo realizzi, ora attendi e la tua attesa non è più un vuoto,
un'assenza, ma un confronto continuo con te stesso, con una spinta vitale, c'è
una nuova possibilità per te, riesci a vedere le cose e le situazioni in
maniera diversa e ti apri, vai verso il mondo: e' proprio in questo momento che puoi iniziare il
dialogo con l'altro, l'altro può diventare lo specchio su cui ti rifletti e
osservare così anche il tuo desiderio, che si espone, si definisce, assume la
parola, si esprime.
Ora cambia qualcosa, cambia il tuo sentire, hai ascoltato
le tue parole, hai sentito le emozioni che le accompagnano, hai sentito le
parole dell'altro. Il tuo desiderio è entrato in contatto con il mondo esterno,
tu sei entrato in contatto con la tua parte più esposta: ai giudizi, ai
pareri, all'accoglienza, al rifiuto, alla censura.
Ma il tuo desiderio resiste,
si trasforma ma resiste: ora l'attesa ha compiuto il suo percorso, sta a te la
realizzazione, è una tua responsabilità !
di Beniamino Cinti Luciani
Psicologo
bennibcl@gmail.com