tag:blogger.com,1999:blog-59135998008451446402024-03-20T10:26:05.179+01:00MONDO HR MARCHEMondo HR Marche nasce per innovare il modo di fare conoscenza e per contribuire al progresso attraverso la diffusione del sapere e la crescita professionale. Un particolare spazio specificatamente dedicato inoltre al mondo imprenditoriale e manageriale attraverso interviste e racconti di Manager ed Imprenditori che con la loro passione, impegno e professionalità portano un quotidiano valore aggiunto a tutto il territorioSilviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.comBlogger140125tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-33926617744961858122014-12-27T17:02:00.003+01:002014-12-27T17:24:13.020+01:00JOB ACT : il primo Decreto attuativo presentato in CdM<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3841e90M7UWeYySqYVZn6Z8UK8RsBfps8cg7zkrhlMmcZQKsTaKw9pHxkK5T1d00JxlEavAeNYHPHYwrXPLU71NnYOqYsoVZldCG_pyqZosFkaE_tyCApNdzLi0jOUnRiSLukCnVylTI/s1600/JOB+ACT+IMG_5324.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3841e90M7UWeYySqYVZn6Z8UK8RsBfps8cg7zkrhlMmcZQKsTaKw9pHxkK5T1d00JxlEavAeNYHPHYwrXPLU71NnYOqYsoVZldCG_pyqZosFkaE_tyCApNdzLi0jOUnRiSLukCnVylTI/s1600/JOB+ACT+IMG_5324.jpg" height="320" width="284" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il 24 dicembre u.s. è stato presentato il primo Decreto Attuativo riferito alla legge delega sul Job Act, recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della Legge N. 183 del 10 dicembre 2014.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Schema del decreto legislativo : </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Art. 1 – Campo di applicazione</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri, <i><b>assunti con contratto di </b></i></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><b>lavoro subordinato a tempo indeterminato a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente </b></i></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><b>decreto</b></i>, il regime di tutela nel caso di licenziamento illegittimo è disciplinato dalle disposizioni di </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">cui al presente decreto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel caso in cui il datore di lavoro, in conseguenza di assunzioni a tempo indeterminato avvenute </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">successivamente all’entrata in vigore del presente decreto, integri il requisito occupazionale di cui </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">all’articolo 18, ottavo e nono comma, della legge 20 maggio 1970, n. 300, il licenziamento dei </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">lavoratori, anche se assunti precedentemente a tale data, è disciplinato dalle disposizioni del </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">presente decreto. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Art. 2 – Licenziamento discriminatorio, nullo e intimato in forma orale.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il giudice, con la pronuncia con la quale dichiara la nullità del licenziamento perché <b><i>discriminatorio</i></b> </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">ovvero riconducibile agli altri casi di nullità espressamente previsti dalla legge, ordina al datore di </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">lavoro, imprenditore o non imprenditore, la reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">indipendentemente dal motivo formalmente addotto. A seguito dell'ordine di reintegrazione, il </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">rapporto di lavoro si intende risolto quando il lavoratore non abbia ripreso servizio entro trenta </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">giorni dall'invito del datore di lavoro, salvo il caso in cui abbia richiesto l'indennità di cui al terzo </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">comma del presente articolo. Il regime di cui al presente articolo si applica anche al <b><i>licenziamento </i></b></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><i>dichiarato inefficace perché intimato in forma orale</i></b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Con la pronuncia di cui al comma 1, il giudice condanna altresì il datore di lavoro al risarcimento </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">del danno subito dal lavoratore per il licenziamento di cui sia stata accertata la nullità e l’inefficacia, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">stabilendo a tal fine un'indennità commisurata all'ultima retribuzione globale di fatto maturata dal </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">giorno del licenziamento sino a quello dell'effettiva reintegrazione, dedotto quanto percepito, nel </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">periodo di estromissione, per lo svolgimento di altre attività lavorative. In ogni caso la misura del </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">risarcimento non potrà essere inferiore a cinque mensilità della retribuzione globale di fatto. Il </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">datore di lavoro è condannato, altresì, per il medesimo periodo, al versamento dei contributi </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">previdenziali e assistenziali. </span><b><i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Fermo restando il diritto al risarcimento del danno come previsto al comma 2, al lavoratore è data la </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">facoltà di chiedere al datore di lavoro, in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">un'indennità pari a quindici mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto, la cui richiesta </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">determina la risoluzione del rapporto di lavoro, e che non è assoggettata a contribuzione </span></i></b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><i>previdenziale.</i></b> La richiesta dell'indennità deve essere effettuata entro trenta giorni dalla </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">comunicazione del deposito della pronuncia o dall'invito del datore di lavoro a riprendere servizio, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">se anteriore alla predetta comunicazione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Art. 3 – Licenziamento per giustificato motivo e giusta causa.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Salvo quanto disposto dal comma 2 del presente articolo, nei casi in cui risulta accertato che non </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">ricorrono gli estremi del licenziamento per giustificato motivo oggettivo o per giustificato motivo </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">soggettivo o giusta causa, il giudice dichiara estinto il rapporto di lavoro alla data del licenziamento </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">e condanna il datore di lavoro al pagamento di un'indennità non assoggettata a contribuzione </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">previdenziale di importo pari a due mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto per ogni anno </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">di servizio, in misura comunque non inferiore a quattro e non superiore a ventiquattro mensilità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Esclusivamente nelle ipotesi di licenziamento per giustificato motivo soggettivo o per giusta causa </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">in cui sia direttamente dimostrata in giudizio l'insussistenza del fatto materiale contestato al </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">lavoratore, rispetto alla quale resta estranea ogni valutazione circa la sproporzione del </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">licenziamento, il giudice annulla il licenziamento e condanna il datore di lavoro alla reintegrazione </span></i></b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><i>del lavoratore nel posto di lavoro e al pagamento di un'indennità risarcitoria</i></b> commisurata all'ultima </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento fino a quello dell'effettiva reintegrazione, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">dedotto quanto il lavoratore abbia percepito per lo svolgimento di altre attività lavorative, nonché </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">quanto avrebbe potuto percepire accettando una congrua offerta di lavoro ai sensi dell’articolo 4, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">comma 1, lett. c, del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181. In ogni caso la misura dell'indennità </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">risarcitoria relativa al periodo antecedente alla pronuncia di reintegrazione non può essere superiore </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">a dodici mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto. Il datore di lavoro è condannato, altresì, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dal giorno del licenziamento fino a quello </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">dell’effettiva reintegrazione. Al lavoratore è attribuita la facoltà di cui all’articolo 2, comma 3. </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La disciplina di cui al comma 2 trova applicazione anche nelle ipotesi in cui il giudice accerta il </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">difetto di giustificazione per motivo consistente nell’ inidoneità fisica o psichica del lavoratore, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">anche ai sensi degli articoli 4, comma 4, e 10, comma 3, della legge 12 marzo 1999, n. 68. </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Al licenziamento dei lavoratori di cui all’ articolo 1 non trova applicazione l’articolo 7 della legge n. </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">604 del 1966. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Art. 4 – Vizi formali e procedurali.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nell’ ipotesi in cui il licenziamento sia intimato con violazione del requisito di motivazione di cui </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">all’ articolo 2, comma 2, della legge n. 604 del 1966 o della procedura di cui all’ articolo 7 della </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">legge n. 300 del 1970, il giudice dichiara estinto il rapporto di lavoro alla data del licenziamento e </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">condanna il datore di lavoro al pagamento di un’indennità non assoggettata a contribuzione </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">previdenziale di importo pari a una mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto per ogni anno </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">di servizio, in misura comunque non inferiore a due e non superiore a dodici mensilità, a meno che </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">il giudice, sulla base della domanda del lavoratore, accerti la sussistenza dei presupposti per </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">l’applicazione delle tutele di cui agli articoli 2 e 3 del presente decreto. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Art. 5 – Revoca del licenziamento.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nell'ipotesi di revoca del licenziamento, purché effettuata entro il termine di quindici giorni dalla </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">comunicazione al datore di lavoro dell'impugnazione del medesimo, il rapporto di lavoro si intende </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">ripristinato senza soluzione di continuità, con diritto del lavoratore alla retribuzione maturata nel </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">periodo precedente alla revoca, e non trovano applicazione i regimi sanzionatori previsti dal </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">presente decreto. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Art. 6 – Offerta di conciliazione.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In caso di licenziamento dei lavoratori di cui all’articolo 1, al fine di evitare il giudizio e ferma </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">restando la possibilità per le parti di addivenire a ogni altra modalità di conciliazione prevista dalla legge, il datore di lavoro può offrire al lavoratore, entro i termini di impugnazione stragiudiziale del </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">licenziamento, in una delle sedi di cui all’articolo 2113, comma 4, cod. civ., e all’articolo 82, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">comma 1, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, un importo che non costituisce reddito </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e non è assoggettata a contribuzione </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">previdenziale, di ammontare pari a una mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto per ogni </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">anno di servizio, in misura comunque non inferiore a due e non superiore a diciotto mensilità, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">mediante consegna al lavoratore di un assegno circolare. L’accettazione dell’assegno in tale sede da </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">parte del lavoratore comporta l’estinzione del rapporto alla data del licenziamento e la rinuncia alla </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">impugnazione del licenziamento anche qualora il lavoratore l’abbia già proposta. </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’onere derivante dalla disposizione di cui al comma 1 pari a due milioni di euro per l’anno 2015, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">settemilionienovecentomila euro per il 2016 e tredicimilionieottocentomila euro per il 2017 è posto </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">a carico del fondo di cui all’articolo 1, comma 107, della legge di stabilità per il 2015.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il sistema permanente di monitoraggio e valutazione istituito ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">legge 28 giugno 2012, n. 92, assicura il monitoraggio sull’attuazione della presente disposizione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><span style="color: #cc0000;">Art. 7 – Computo dell’anzianità negli appalti</span></b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ai fini del calcolo delle indennità e dell’importo di cui all’articolo 3, comma 1, all’articolo 4, e </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">all’articolo 6, l’anzianità di servizio del lavoratore che passa alle dipendenze dell’impresa che </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">subentra nell’appalto si computa tenendo conto di tutto il periodo durante il quale il lavoratore è </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">stato impiegato nell'attività appaltata.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Art. 8 – Computo e misura delle indennità per frazioni di anno.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per le frazioni di anno d’anzianità di servizio, le indennità e l’importo di cui all’articolo 3, comma </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">1, all’articolo 4, e all’articolo 6, sono riproporzionati e le frazioni di mese uguali o superiori a </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">quindici giorni si computano come mese intero.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Art. 9 – Piccole imprese e organizzazioni di tendenza.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ove il datore di lavoro non raggiunga i requisiti dimensionali di cui all’articolo 18, ottavo e nono </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">comma, della legge n. 300 del 1970, non si applica l’articolo 3, comma 2, e l'ammontare delle </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">indennità e dell’importo previsti dall'articolo 3, comma 1, dall’articolo 4, comma 1 e dall’articolo 6, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">comma 1, è dimezzato e non può in ogni caso superare il limite di sei mensilità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ai datori di lavoro non imprenditori, che svolgono senza fine di lucro attività di natura politica, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">sindacale, culturale, di istruzione ovvero di religione o di culto, si applica la disciplina di cui al </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">presente decreto. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Art. 10 – Licenziamento collettivo.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In caso di licenziamento collettivo ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">intimato senza l’osservanza della forma scritta, si applica il regime sanzionatorio di cui all’articolo </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">2 del presente decreto. In caso di violazione delle procedure richiamate all’articolo 4, comma 12, o dei criteri di scelta di cui all’art. 5, comma 1, della legge n. 233 del 1991, si applica il regime di cui </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">all'articolo 3, comma 1.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Art. 11 – Contratto di ricollocazione. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">È istituito presso l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale il Fondo per le politiche attive per la </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">ricollocazione dei lavoratori in stato di disoccupazione involontaria, al quale affluisce la dotazione </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">finanziaria del Fondo istituito dall'articolo 1, comma 215, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, in </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">ragione di 18 milioni di euro per l’anno 2015 e di 20 milioni di euro per il 2016 nonché, per l’anno </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">2015, l’ulteriore somma di 32 milioni di euro del gettito relativo al contributo di cui all’articolo 2, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">comma 31, della legge 28 giugno 2012, n. 92.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il lavoratore licenziato illegittimamente o per giustificato motivo oggettivo o per licenziamento </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">collettivo di cui agli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991 n. 223, ha il diritto di ricevere dal </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Centro per l’impiego territorialmente competente un voucher rappresentativo della dote individuale </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">di ricollocazione, a condizione che effettui la procedura di definizione del profilo personale di </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">occupabilità, ai sensi del D.lgs. attuativo della legge delega 10 dicembre 2014, n. 183, in materia di </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">politiche attive per l’impiego.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Presentando il voucher a una agenzia per il lavoro pubblica o privata accreditata secondo quanto </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">previsto dal D.lgs di cui al comma 2, il lavoratore ha diritto a sottoscrivere con essa il contratto di </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">ricollocazione che prevede:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- il diritto del lavoratore a una assistenza appropriata nella ricerca della nuova occupazione, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">programmata, strutturata e gestita secondo le migliori tecniche del settore, da parte dell’agenzia per </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">il lavoro;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- il diritto del lavoratore alla realizzazione da parte dell’agenzia stessa di iniziative di ricerca, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">addestramento, formazione o riqualificazione professionale mirate a sbocchi occupazionali </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">effettivamente esistenti e appropriati in relazione alle capacità del lavoratore e alle condizioni del </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">mercato del lavoro nella zona ove il lavoratore è stato preso in carico;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- il dovere del lavoratore di porsi a disposizione e di cooperare con l’agenzia nelle iniziative da essa </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">predisposte.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’ammontare del voucher è proporzionato in relazione al profilo personale di occupabilità di cui al </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">comma 2 e l’agenzia ha diritto a incassarlo soltanto a risultato ottenuto secondo quanto stabilito dal </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">D.lgs. di cui al comma 2. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Art. 12 – Rito applicabile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ai licenziamenti di cui al presente decreto non si applicano le disposizioni dei commi da 48 a 68 </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">dell’articolo 1 della legge n. 92 del 2012. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>(fonte: www.dottrinalavoro.it)</b></span></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-85606301870136416372014-12-26T17:59:00.000+01:002014-12-27T18:00:52.168+01:00Comma 118 : Esonero dal versamento dei contributi previdenziali<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs0y7-arfeKAGZVnqM7FELa-GKDPhKIj1cYqpBg6khbgG5KdsEr2xllOwbx8MfL8pu-LJ3G-HI_bTUtQw6FH9uuK7UxyCX0A5zx_5qGbuBj-NtLoEWlVKfv-BGAHTjyQtrclNYyG-1lLg/s1600/logo_ministero_lavoro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs0y7-arfeKAGZVnqM7FELa-GKDPhKIj1cYqpBg6khbgG5KdsEr2xllOwbx8MfL8pu-LJ3G-HI_bTUtQw6FH9uuK7UxyCX0A5zx_5qGbuBj-NtLoEWlVKfv-BGAHTjyQtrclNYyG-1lLg/s1600/logo_ministero_lavoro.jpg" height="180" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nella serata del 22 dicembre 2014, la Camera ha approvato, in via definitiva, il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del Bilancio Annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015). Il testo dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale per la Sua definitiva entrata in vigore. In attesa di quanto sopra si riporta il comma 118 dell'art. 1, che riguarda le assunzioni a tempo indeterminato con sgravio, attendendo inoltre ulteriori specifiche legate ai requisiti necessari per l'accesso ai benefici.</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>118</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Al fine di promuovere forme di occupazione stabile, ai datori di lavoro privati, con esclusione del settore agricolo e <b><i>con riferimento alle nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato</i></b>, con esclusione dei contratti di apprendistato e dei contratti di lavoro domestico, <b><i>decorrenti dal 1° gennaio 2015</i></b> con riferimento a contratti stipulati non oltre il 31 dicembre 2015, è riconosciuto, <b><i>per un periodo massimo di trentasei mesi</i></b>, ferma restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, <b><i>l'esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro</i></b>, con esclusione dei premi e contributi dovuti all' INAIL, <b><i>nel limite massimo di un importo di esonero pari a 8.060€ su base annua.</i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'esonero di cui al presente comma spetta ai datori di lavoro in presenza delle nuove assunzioni di cui al primo periodo, con esclusione di quelle relative a lavoratori che nei sei mesi precedenti siano risultati occupati a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro, e non spetta con riferimento a lavoratori per i quali il beneficio di cui al presente comma sia già stato usufruito in relazione a precedente assunzione a tempo indeterminato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'esonero di cui al presente comma non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente. L'esonero di cui al presente comma non spetta a i datori di lavoro in presenza di assunzioni relative a lavoratori in riferimento ai quali i datori di lavoro, ivi considerando società controllate o collegate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile o facenti capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto, hanno comunque già in essere un contratto a tempo indeterminato nei tre mesi antecedenti la data di entrata in vigore della presente legge.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'INPS provvede, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, al monitoraggio del numero di contratti incentivati ai sensi del presente comma e delle conseguenti minori entrate contributive, inviando relazioni mensili al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ed al Ministero dell'economia e delle finanze.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>121</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><i>I benefici contributivi di cui all'articolo 8, comma 9, della legge 29 dicembre 1990 n. 407 e successive modificazioni, sono soppress</i></b>i con riferimento alle assunzioni dei lavoratori ivi indicati, decorrenti dal 1° gennaio 2015.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mondo HR Marche</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-73099852985849757142014-11-01T19:00:00.000+01:002014-11-01T19:04:07.598+01:00LE 7 INTELLIGENZE : e tu chi sei ?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMw19TV44RB25CmjR4qN0EAphAT4l2PkVfa14DQlWxjFVm8ypRdexxqEjbNJZMSLLs_1J0u8Kck3DaYrwlhB7TVDUex8ie2iukC48Ccu0Dufo5Se9OJF7kpgbxbuBWNtm2NXzabkhJ5YU/s1600/intelligenza-artificiale.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMw19TV44RB25CmjR4qN0EAphAT4l2PkVfa14DQlWxjFVm8ypRdexxqEjbNJZMSLLs_1J0u8Kck3DaYrwlhB7TVDUex8ie2iukC48Ccu0Dufo5Se9OJF7kpgbxbuBWNtm2NXzabkhJ5YU/s1600/intelligenza-artificiale.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quoziente intellettivo, intelligenza emotiva, memoria .... identificare l'intelligenza come solo uno di questi parametri è un grave errore: secondo alcuni studi, ogni persona è dotata di 7 intelligenze, che possiede in diverse misure. Possiamo svilupparne una più delle altre, oppure mantenere un livello omogeneo tra tutte. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In ogni caso, le manifestiamo in ogni nostra attività.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>INTELLIGENZA LOGICO - MATEMATICA</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' la capacità di padroneggiare i numero, applicando formule e teoremi ai diversi contesti. Quella dei grandi scienziati, di chi ama ragionare, elaborare teorie, pensare in astratto. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>INTELLIGENZA LINGUISTICA</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Contraddistingue chi sa usare bene le parole, sia oralmente che per iscritto. Include la padronanza nel manipolare sintassi, semantica, fonologia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>INTELLIGENZA KINESTETICA</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Contraddistingue le persone che, attraverso l'uso del proprio corpo, sanno esprimere sentimenti, trasmettendo emozioni anche agli altri. Accomuna attori ed atleti. Include abilità fisiche come forza, coordinazione, velocità, flessibilità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>INTELLIGENZA VISIVA-SPAZIALE</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Capacità di percepire forme, linee, spazi e misure, rendendo concreti progetti astratti. Contraddistingue chi, semplicemente vedendo la piantina di un appartamento, riesce ad immaginarlo già arredato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>INTELLIGENZA MUSICALE</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' l'abilità di chi sa discriminare con precisione ritmi e suoni, creare melodie o anche semplicemente riconoscerle al primo ascolto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>INTELLIGENZA INTRAPERSONALE</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Contraddistingue chi ha una piena coscienza dei propri stati d'animo, intenzioni, desideri. Insomma, chi si conosce bene e riesce a descriversi con obiettività.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>INTELLIGENZA INTERPERSONALE</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'abilità di percepire ed interpretare i sentimenti e gli stati d'animo altrui, rapportarsi con sensibilità con le persone, gestire relazioni e non aver problemi ad instaurarne di nuove.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mondo HR Marche</span></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-70122036714177656192014-11-01T18:00:00.000+01:002014-11-01T19:03:17.966+01:00DOPAMINE ed ENDORFINE : il nostro Personal Coach !!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMTuw1ZvC7rswZf27asaVPFXsI5o3VhPtMECpPb5J9GaUluyS93-2Bhg8Q-B36XMBJ8ruAyEsrs9qeUHvkINPUjOVX5rLlE6KZ21sWVt1_K3CxCcNwloK4Ryg8I_tPNW6fzCPD2VSTGR8/s1600/Dopamine+Keep+Calm.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMTuw1ZvC7rswZf27asaVPFXsI5o3VhPtMECpPb5J9GaUluyS93-2Bhg8Q-B36XMBJ8ruAyEsrs9qeUHvkINPUjOVX5rLlE6KZ21sWVt1_K3CxCcNwloK4Ryg8I_tPNW6fzCPD2VSTGR8/s1600/Dopamine+Keep+Calm.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un trilione corrisponde a mille miliardi. E' questo più o meno il numero di cellule del sistema nervoso di un essere umano. Ogni cellula nervosa (o neurone) nel cervello può giungere ad avere diverse migliaia di connessioni con altri neuroni. Da queste connessioni tra neuroni si può formare un numero praticamente infinito di circuiti nervosi, ognuno dei quali corrisponde a un concetto, a un'idea, a un sentimento, a un impulso ad agire. In queste quantità stratosferiche risiede la vera natura dell'anima umana.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per essere felici bisogna avere cellule cerebrali molto attive, per produrre endorfine e dopamina. E chi le ha un po’ più lente? Può tenerle in allenamento.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Tanto vale saperlo: felici o infelici lo siamo fin dalla nascita, perché così è scritto nel nostro Dna, ossia il codice genetico alla base dell’ereditarietà </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">dei caratteri. Essere ricchi o poveri, sposati o singles, realizzati nel lavoro o disoccupati, conta poco.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Prima o poi il livello di insoddisfazione che fa parte della nostra natura biologica viene fuori. Così sostengono alcune ricerche scientifiche dell’università del Minnesota.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lo studio è stata condotto su 1500 gemelli omozigoti, cioè con un patrimonio genetico identico. Nonostante le storie personali diverse, magari vissute in luoghi lontani, ogni gemello ha rivelato un tasso di insoddisfazione nei riguardi della vita identico a quello del fratello.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Gli studi in questione hanno anche rintracciato i responsabili: si chiamano dopamina e endorfina, e sono sostanze che, nel nostro cervello, agiscono come mediatori chimici, cioè sollecitano i neuroni a svolgere la loro funzione.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La dopamina, in particolare, riguarda i neuroni che hanno come scopo quello di segnalare uno stato d’animo che è il desiderio di raggiungere un fine. Le endorfine invece sono alla base della gratificazione, cioè segnalano l’avvenuta consumazione dell’oggetto del desiderio.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In sintesi: quanta più dopamina e endorfina produce il nostro cervello, tanto più ci sentiamo felici.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mondo HR Marche</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-56508075103752362912014-09-14T20:56:00.002+02:002014-09-16T19:20:35.197+02:00"LIKE GENERATION : CRESCIUTI A PANE E SOCIAL NETWORK" - di Enrico Pedretti<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5Ft5qA1xWFzgLN309j_PPS6Gy9CBawY-eD11f4-C6FYc2CdDG2STzoA1MgxRCLH285yJs4xtXvHbNCBfj6UjF3CrzFQgz_vqrO_eynGkp3-T2JmBO0W0D7bppOH3tXMJBzE_Wqac3uo0/s1600/LIKE+2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5Ft5qA1xWFzgLN309j_PPS6Gy9CBawY-eD11f4-C6FYc2CdDG2STzoA1MgxRCLH285yJs4xtXvHbNCBfj6UjF3CrzFQgz_vqrO_eynGkp3-T2JmBO0W0D7bppOH3tXMJBzE_Wqac3uo0/s1600/LIKE+2.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Cresciuti a pane e social Network, i ragazzi nati tra la fine degli anni '90 ed i primi del 2000 hanno fatto dell'autenticità la loro cifra distintiva. Ne parliamo con Federico Capeci, Direttore Generale "Duepuntozero Reserach" del gruppo Doxa ed autore del libro #Generazione 2.0.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Chi sono i giovani al centro del suo saggio e qual'è il loro comune denominatore ?</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">"Sono i ragazzi cresciuti con il cosiddetto Web 2.0, ovvero il web che tutti noi oggi frequentiamo con disinvoltura tra forum, blog, social network, Wikipedia, ma che fino a pochi anni fa non esiteva. I siti, infatti, si consultavano, si leggevano e l'unico modo per interagire con chi aveva pubblicato un contenuto era inviare un'email. <b>E' ad un certo punto che il mondo è cambiato drasticamente, grazie alla diffuzione di questo nuovo modo di vivere la rete che si basa sull'interazione, sulla condivisione e sul contributo libero di molti. </b>Quando questo cambiamento è avvenuto (intorno agli anni 2004-2009), un gruppo di ragazzi adolescenti stava crescendo, sperimentando la propria identità, tra post, commenti like e share. Il più piccolo stava iniziando le scuole medie, il più grande era ll'università : si tratta di uno dei periodi dpiù importanti per la crescita di un individuo, su cui i social network ed il web più in generale hanno agito plasmando una nuova forma mentis. Sono i nostri 18-30enni di oggi, i ragazzi che si aprono ora al mondo (economico, sociale, politico, ecc.) e che dovrebbero prendere in mano il nostro futuro".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Sono i famosi "bamboccioni" ?</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">"In effetti sono quelli che molti etichettano in questo modo. Sbagliando di molto la prospettiva. Il libro che ho scritto parla di ragazzi differenti : propone una visione molto più propositiva e speranzosa di quella che ci mostrano i media ed è il risultato di una ricerca che ho condotto osservando il rapporto tra il web e la nostra società da oltre dieci anni. Dal mio punto di vista non sono nè bamboccioni, nè svogliati, nè incompetenti ... ovviamente non si può generalizzare, ci saranno anche ragazzi fatti così - è ovvio - ma ciò che intendo dire è che <b>il loro DNA è un altro</b>. <b>E' quello di chi non ha barriere di spazio, di tempo, di socializzazione </b>: sono in grado di esprimere il significato più alto della globalizzazione moderna. Non subiscono il fascino del possesso delle cose e dello status symbol : sono molto più autentici, concreti, veri dei giovani delle generazioni precedenti. Il Web, infatti ti mette a nudo, se non sei tu a farlo sono i tuoi amici che ti impongono di essere autentico e di dare un contributo agli altri. Questo avviene ogni giorno nei forum, nei blog, su Wikipedia, battendo su una tastiera o toccando un telefono.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Si può dire che sono sempre on-line ?</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">"Si, sono tanto on-line. Ma vivono anche, grazie a Dio !. Praticamente tutti hanno un accesso ad internet e frequentano il web per disparati motivi : per intrattenere relazioni, per comunicare, per svagarsi, per imparare. Ma questo non va a discapito di quella che qualcuno chiama la vita reale : perchè quella che vivono on-line non dovrebbe esserlo ? <b>Siamo noi, che ricordiamo la rete fatta di avatar e di nomi falsi</b>, che vediamo questi mondi non reali, virtuali appunto. Oggi, invece, la rete è fatta da persone, dalle loro vere relazioni, che siano vissute anche nella vita su strada o meno"</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Ma soprattutto cosa vogliono e quali obiettivi hanno ? Cosa si aspettano da noi ?</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">"E' una generazione che non chiede nulla, che non si aspetta nulla. Non lotta contro qualcuno come facevano le precedenti, ma prende il mondo come un dato di fatto per costruire (e qui lotta, si ...) un qualcosa di diverso, più a portata di mano, più a propria immagine. Come una pagina di un forum o di Facebook, che parte in un modo ma che poi cresce e si modifica con il contributo di tutti. Ed il punto sta proprio qui : non aspettiamoci che ci chiedano un aiuto, anche perchè sanno che non abbiamo la capacità di capirli, visto che spesso fraintendiamo i loro comportamenti. Siamo noi però che abbiamo la responsabilità di muoverci verso di loro, capendoli, dandogli spazio, insomma. Sono loro che sono nel giusto, non noi. <b>Perchè il mondo da un certo momento è cambiato e noi o cambiamo il modo con cui lo guardiamo o ci affidiamo a loro. </b>Occorre accettare di salire a bordo di questa fluidità, che solo i giovani riescono a ben interpretare".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Come capirli e dialogare con loro come genitori ma non solo ?</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">"Il libro propone un nuovo paradigma per poter entrare in contatto con i giovani. Per questo fa un passo ulteriore rispetto alle tante voci di supporto o di sfida che si sentono da più parti. Si chiama "STILE", un acronimo di Socialità, Trasparenza, Esperienza, che sono i 5 contenitori di valore che ci aiutano a capire questi ragazzi e ci conducono ad intrattenere un dialogo con loro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>E quando li abbiamo in azienda come collaboratori, cosa pensano e vogliono dal lavoro ?</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">"Ogni Manager dovrebbe avere un esponente della Generazione 2.0 al proprio fianco, un assistente al cambiamento, potrei dire. Ma è difficile, perchè a volte non riusciamo neanche a capirli, e quindi ad apprezzarli. Dal lavoro vogliono progetti concreti, non grandi programmi a lungo termine, <b>chiedono trasparenza e meritocrazia</b>. E' una generazione che chiede molto, insomma, e che non rispetta i ruoli. Ma proprio per questo ci dovrebbe interessare, in un momento come questo che ci richiede un forte ripensamento delle logiche con cui facciamo Business ed Impresa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Insomma, sapremo dargli briglia e sapranno essere loro il riscatto di un paese stanco ?</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Difficile dirlo oggi, quando rappresentano una porzione molto piccola della nostra vecchia popolazione e quando il tasso di disoccupazione giovanile supera il 40%. Ma abbiamo il dovere e la responsabilità di far si che questo accada : <b> il loro modo di vedere le cose è intimamente nuovo e positivo</b>, per questo, ritengo abbiamo di fronte un buon carburante per la ripresa, ma occorre una miccia che solo i genitori, gli insegnanti i politici, i capi di impresa possono decidere di attivare o meno".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Da "DIRIGENTE" Periodico di MANAGERITALIA</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Giugno 2014</span></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-42440788094417376472014-07-26T17:49:00.001+02:002014-07-26T17:49:23.939+02:00"LE PAROLE CHE SCHIACCIANO (per primo a chi le pronuncia)" - di Silvia Bonino<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEn8yrhvGDRpHCcgY-JCVPTzfMx7IpC1KE8Z7mpF5mj9heWzj-e22HzkI-Txk92WI4ju8za45KoHUkM0q-LGxogqR4Y89rrTyr3vHNWNJBGg3p20Y4C7Jjp4oIHI7nr0uqZ6A4zx418CU/s1600/parole+5.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEn8yrhvGDRpHCcgY-JCVPTzfMx7IpC1KE8Z7mpF5mj9heWzj-e22HzkI-Txk92WI4ju8za45KoHUkM0q-LGxogqR4Y89rrTyr3vHNWNJBGg3p20Y4C7Jjp4oIHI7nr0uqZ6A4zx418CU/s1600/parole+5.jpg" height="142" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Da molte parti viene deprecata la violenza verbale che ha progressivamente invaso la nostra vita quotidiana ed i rapporti tra le persone. La sua diffusione è evidente nella vita pubblica e sui social network, dove la ricerca dell'iperbole è diventata la norma, nel tentativo di trovare visibilità in mondi in cui le parole dette e scritte sono talmente tante da costituire un rumore di fondo nel quale è sempre più difficile farsi sentire. Ma l'abitudine a ricorrere ad espressioni brutali è passata anche nella vita lavoraitva e familiare, e molti lamentano il logoramento quotidiano che proviene da modalità aggressive di comunicare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In genere di quest'abitudine si stigmatizzano gli effetti negativi sulla vita di relazione: che l'autore ne abbia piena consapevolezza o no la violenza, per quanto verbale, ha come effetto il danno di un'altra persona, che sovente reagisce a sua volta in modo aggressivo, in un crescendo sempre più difficile da controllare. La preoccupazione che dalle parole si passi ai fatti è fondata, e riguarda non solo bambini ed adolescenti, cioè soggetti ancora in età evolutiva ma anche molti adulti con insufficiente capacità di autocontrollo. Questo passaggio è favorito dalla maggiore accettazione degli atteggiamenti aggressivi, prima conseguenza della diffusione dell'aggressività verbale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma le conseguenze negative su chi è bersaglio della violenza verbale non sono l'unico aspetto da considerare. Ce n'è un altro, perlopiù ignorato. <span style="color: #990000;"><b>Nel porre l'attenzione sul destinatario delle parole violente, si dimentica l'effetto negativo che queste esternazioni hanno per la persona stessa che le esprime</b></span>. Bisogna quindi riflettere anche sugli effetti che le aggressioni verbali hanno non solo sugli altri, ma anzitutto sulla persona che si esprime abitualmente in questo modo. Non c'è dubbio che gli effetti siano negativi sia a livello emotivo che cognitivo e questo per una ragione molto precisa, anche se sovente dimenticata : le reazioni aggressive rappresentano modalità primitive di fare fronte alle frustrazioni, alle difficoltà ed ai problemi. Non a caso, condividiamo queste possibilità con molti atri animali e soprattutto con i mammiferi a noi più vicini. I circuiti emotivi dell'irritazione e della collera sono sedimentati nel cervello limbico che alberga nel nostro sistema nervoso centrale, e che rappresenta a livello di sviluppo filogenetico, il cervello dei primi mammiferi. Per questo ragioni l'aggressione è in genere incapace di risolvere i problemi relazionali che gli esseri umani si trovano a dover affrontare. Il fatto che l'aggressione negli esseri umani possa essere verbale, e non unicamente fisica come negli animali, rappresenta di certo un progresso, ma non migliora il valore adattivo di una risposta che resta molto primitiva. Se un attacco aggressivo sembra risolvere sul momento un conflitto, la complessità della vita sociale umana richiede ben altre competenze. Si tratta di abilità di cui gli esseri umani sono capaci, grazie sia alla disposizione naturale che all'educazione. Ne sono esempi <span style="color: #990000;"><b>la cooperazione, che chiama in causa modalità cognitivamente più evolute di analisi dei problemi e di ricerca delle soluzioni, ma anche l'empatia e la compassione</b></span>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">A livello emotivo, l'attacco verbale <b><span style="color: #990000;">ha la conseguenza negativa di strutturare progressivamente una modalità aggressiva di affrontare le situazioni, rafforzando l'emozione di rabbia e le risposte fisiologiche collegate</span></b>. In concreto, ciò significa che dopo un attacco verbale l'emozione di chi così si è espresso è diventata più stabilmente negativa ed oppositiva. Infatti esprimersi in modo aggressivo non è affatto un salutare sfogo e non prelude di per se a comportamenti più utili, ma al contrario ne impedisce la comparsa. Anche sul piano cognitivo le manifestazioni aggressive hanno conseguenze negative, perché vengono a costruire progressivamente delle interpretazioni di tipo ostile e violento. Si creano così spiegazioni che sono funzionali al proprio stato emotivo, con interpretazioni che diventano sempre più rigide a mano a mano che l'aggressione verbale viene ripetuta. Ne risultano narrazioni che sono progressivamente sempre più impermeabili a qualunque altra interpretazione o modifica. Le parole aggressive finiscono così per strutturare in modo sempre più stabile pensieri e sentimenti, che a loro volta indirizzano i comportamenti in un'unica direzione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Di conseguenza, anche se le parole violente sono pietre lanciate contro un avversario da colpire, di fatto esse ricadono anche contro chi le proferisce<b><span style="color: #990000;">. Il risultato della violenza verbale è quindi paradossale: non serve a risolvere la complessità dei problemi e dei conflitti posti dalla vista sociale, che anzi generalmente aggrava, mentre fa stare peggio emotivamente chi le pronuncia e ne limita l'apertura cognitiva a soluzioni più inventive.</span></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Di fronte a questa amara constatazione, l'aggressione verbale dovrebbe perdere ai nostri occhi la sua attrattiva: è bene allora riconsiderare le nostre abitudini e provare a lasciare spazio ad altre emozioni e pensieri. In famiglia, così come sul lavoro e nella quotidiana vita sociale, fermare la diffusa abitudine all'aggressione verbale, che spesso scatta come un automatismo, non è segno di debolezza o buonismo, ma di intelligente e creativa capacità di trovare le soluzioni migliori e di proteggere se stessi, prima ancora degli altri, dalle conseguenze negative della violenza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Di Silvia Bonino</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dipartimento di Psicologia</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Università di Torino</span></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-50604625447191960122014-04-07T21:50:00.000+02:002014-04-07T21:50:57.251+02:00"AD OGNUNO LA SUA ARTE" - di Wilson Santinelli<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaImipudyUIysQtlUevktr5UJl0Y3i1rpnO5y8MGuDuKGgSO50lHEzgkLX_k5KhWhQKZ-kQSWjvxVbaZjaTbwmgnRR-KAdYelYeFjunFaB22fG7X4TTTYDmsaSiS3BGSN7tXMAA1j4a80/s1600/Wilson+Santinelli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaImipudyUIysQtlUevktr5UJl0Y3i1rpnO5y8MGuDuKGgSO50lHEzgkLX_k5KhWhQKZ-kQSWjvxVbaZjaTbwmgnRR-KAdYelYeFjunFaB22fG7X4TTTYDmsaSiS3BGSN7tXMAA1j4a80/s1600/Wilson+Santinelli.jpg" height="190" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Se riuscissimo talvolta a far stare in silenzio il cervello e parlare con il cuore riusciremmo forse ad avvicinarci all'arte di Wilson Santinelli : quello che vede - attraverso il 35mm - non è solo immagine, è l'intenso sguardo dalla sua anima più profonda.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La fotografia è una forma di linguaggio, da tutti comprensibile e che da la possibilità di percepire in un solo istante quello che potrebbero raccontare mille parole : un'unica raccolta di immagini, singolare, curiosa, che scruta attentamente nella passione che - per i soggetti ritratti - ha avuto la fortuna di diventare un lavoro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">di Wilson Santinelli</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mostra Fotografica </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dal 6 al 16 aprile 2014</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sala San Michele</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Fano</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>www.wilsonsantinelli.com</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-34046682219104979552014-04-04T22:43:00.004+02:002014-04-04T22:44:32.374+02:00"LE RELAZIONI INDUSTRIALI come strumento di competitività e contrasto alla crisi"<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: center;">
ANCONA - 8 aprile 2014</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtQbS1lpmK2GXhiAuX4C1VE-1bI9rIdEgSEzIfFZzHJk0fS6eNQqiXUwVvKEYRa3mFkQRXp_6Db5Lm3PLQva5bOUshCZL-Ef7yiS0OV8-ppXSAQOIy8DanbY73aWed1oYvQlsc8VLXbOQ/s1600/Tiraboschi+slim.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtQbS1lpmK2GXhiAuX4C1VE-1bI9rIdEgSEzIfFZzHJk0fS6eNQqiXUwVvKEYRa3mFkQRXp_6Db5Lm3PLQva5bOUshCZL-Ef7yiS0OV8-ppXSAQOIy8DanbY73aWed1oYvQlsc8VLXbOQ/s1600/Tiraboschi+slim.jpg" height="640" width="595" /></a></div>
<br /></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-58569772544124574362014-03-13T22:42:00.000+01:002014-03-13T22:42:35.196+01:00"JOB ACT": RIFORMA DEL LAVORO IN DUE MOSSE<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><b>Fonte: Presidenza Consiglio dei Ministri</b></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3uNcRzTZoxCj6zln5YQwBAFgfVGjemeuQ7HE9s9tFvn2nIA3yvc189UhGNY-ilTueAhfWh4aNAIH4cWUJ2Xrf0K-wVKU8Z7QLnN2ycAFNdeyvQujBEyhlDfzIcFAm4WC3e8T_hklWLo8/s1600/Bandiera-italia3.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3uNcRzTZoxCj6zln5YQwBAFgfVGjemeuQ7HE9s9tFvn2nIA3yvc189UhGNY-ilTueAhfWh4aNAIH4cWUJ2Xrf0K-wVKU8Z7QLnN2ycAFNdeyvQujBEyhlDfzIcFAm4WC3e8T_hklWLo8/s1600/Bandiera-italia3.jpg" height="125" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Concluso il Consiglio dei Ministri, il Presidente Matteo Renzi e tutta la compagine governativa hanno presentato ieri sera alla stampa e ai media i provvedimenti che saranno a breve adottati.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per quanto riguarda il mondo del lavoro e le misure per favorire l’occupazione il Governo, tramite il suo Ministro Poletti, <b><span style="color: #990000;">ha annunciato che i provvedimenti saranno adottati in due distinti momenti.</span></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Il primo tramite atto d’urgenza con l’introduzione di un <span style="color: #990000;">decreto legge</span>, mentre il secondo demandato alle cure di un <span style="color: #990000;">disegno di legge</span> da definire entro 6 mesi.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Tra le misure da introdursi con decreto legge spiccano le modifiche alle discipline del contratto a termine, dell’apprendistato e del Durc.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>CONTRATTO A TERMINE</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In merito al contratto a termine la modalità “acausale” potrà avere definitivamente una durata totale e massima di 36 mesi ma con un contingentamento al 20% delle maestranze in forza. Saranno inoltre eliminati i cosiddetti “stop-and-go” tecnici tra un contratto a termine e l’altro (attualmente di 10 o 20 giorni in base alla durate del contratto) prevedendo quindi la possibilità di più proroghe nell’arco di una durata massima del contratto di 36 mesi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>APPRENDISTATO</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per quanto riguarda l‘apprendistato la forma scritta sarà necessaria solo per il contratto stesso e per l’apposizione del periodo di prova, escludendone la previsione per il piano formativo. Viene inoltre prevista l’abolizione delle quote di stabilizzazione, l’introduzione di una quota retributiva del 35% da legare alle ore di formazione e l’abolizione degli obblighi di integrazione della formazione tramite l’offerta formativa pubblica (formazione trasversale).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>DURC</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Infine il Durc sarà letteralmente smaterializzato prevedendo che i datori di lavoro possano acquisire il documento direttamente on-line scaricandolo dai siti istituzionali.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>GLI OBIETTIVI DEL GOVERNO:</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- la semplificazione degli adempimenti in materi di lavoro a carico delle aziende;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- la razionalizzazione e armonizzazione degli ammortizzatori sociali riportando la CIGO e la CIGS alla loro naturale funzione, abolendo la CIG in deroga e coordinando e unificando la disciplina ASpI e Mini-ASpI;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- l’implementazione della riorganizzazione dei servizi per l’impiego e delle politiche attive in particolare con l’introduzione dell’Agenzia nazionale per l’impiego;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- il riordino delle attuali forme contrattuali vigenti introducendo il Testo Unico del lavoro e prevedendo anche l’introduzione di nuove formule contrattuali più snelle e che permettano un più veloce ingresso nel mondo del lavoro;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- l’introduzione a livello universale della tutela di maternità anche per quelle lavoratrici attualmente sguarnite (cococo e cocopro), l’incentivazione a forme premianti di flessibilità di orario di lavoro al fine di una maggiore conciliazione dei tempi vita-lavoro e una maggior integrazione dei servizi all’infanzia nelle aziende sia del settore pubblico che privato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In collaborazione con :</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">http://labortre.wordpress.com</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMc9WuiD5umSXjxmoxkrMXqTXf-7PwHt5ajD6RXuyTeMvplVfN-j9q-5Ic1USHhwHWEcKiNNNOXgepcPIKStB7jCPsYKedByILX_KEFT5YVmCvqZHJZHwbHjKDYOntvb_fPOWNmWUfjDg/s1600/LOGO+L3.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMc9WuiD5umSXjxmoxkrMXqTXf-7PwHt5ajD6RXuyTeMvplVfN-j9q-5Ic1USHhwHWEcKiNNNOXgepcPIKStB7jCPsYKedByILX_KEFT5YVmCvqZHJZHwbHjKDYOntvb_fPOWNmWUfjDg/s1600/LOGO+L3.JPG" /></span></a></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-11578409594610618112014-03-05T22:21:00.004+01:002014-03-05T22:24:44.998+01:00IL SEGRETO PER VINCERE? Una squadra affiatata, il talento del singolo <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh61ZlzOgQpf8h8FoVTzYiWu0-W4ODqGa_Nqc_GG5NeqTxEutyb_bhzdJayUcx7_8zcVBrSqQ7pGB998T82sZPOVIMI4gF-v_8MaH4uuqm_tSCPVCH-qJgcCnQqopt8w-R2Alh83J2ERik/s1600/Basket.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh61ZlzOgQpf8h8FoVTzYiWu0-W4ODqGa_Nqc_GG5NeqTxEutyb_bhzdJayUcx7_8zcVBrSqQ7pGB998T82sZPOVIMI4gF-v_8MaH4uuqm_tSCPVCH-qJgcCnQqopt8w-R2Alh83J2ERik/s1600/Basket.jpg" height="175" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Un incontro di AIDP Marche con il coach Dan Peterson svela le tecniche di team leadership.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Vincere sempre è impossibile ma vincere bene ed accrescere contemporaneamente il valore del proprio lavoro e del gruppo è sicuramente possibile. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nulla è più complesso nelle organizzazioni di lavoro che la creazione e la gestione di un gruppo di persone che abbiano abilità complementari, visione e senso del ruolo e talento personale. Il gruppo di individui diventa team quando i componenti identificano e raggiungono un accordo ideale, un patto sugli obiettivi comuni e sul modo come raggiungerli. I manager che sono a capo di team nelle aziende sono un po’ come gli allenatori di una squadra e nello sport valgono regole che sempre più spesso si usano per gestire team interni alle aziende, regole che hanno bisogno di Leadership salda e per crescere come leader (o far crescere dei leader) ci vuole tanto allenamento, lavorando innanzitutto sulla capacità di apprendimento e sulla consapevolezza che questo processo richiede. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>L'Associazione Italiana per la Direzione del Personale AIDP è punto di riferimento in Italia per tutti coloro che si occupano professionalmente della relazione individuo/azienda, coniugando le esigenze dello sviluppo dell'impresa e delle persone </b>e rappresenta tutti coloro che operano nel nostro Paese in funzioni direttive, di responsabilità e di consulenza nell’area del Personale di aziende e istituzioni pubbliche e private. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><span style="color: #990000;">AIDP Marche ha organizzato il 12 marzo alle 16,00 ad Ancona presso l’ISTAO un incontro con Daniel Lowell "Dan" Peterson, allenatore di pallacanestro, giornalista e telecronista sportivo statunitense</span>,</b> dal 2012 membro dell'Italia Basket Hall of Fame. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In questo incontro Dan Peterson «il» Coach per antonomasia parlerà della sua carriera sportiva alla quale si è affiancata una seconda come business coach, in cui da anni mette in gioco le sue grandi capacità comunicative e di motivazione sui temi della leadership e dell’efficacia personale, temi che avvicinano il mondo dello sport alle dinamiche di quello aziendale. Non è necessario essere appassionati di basket, aver seguito le squadre da lui allenate o le partite accompagnate dalle sue vivacissime telecronache: Dan Peterson lo conosciamo tutti. E chi non ricorda le sue frasi a effetto, su tutte «Per me... numero 1!»?. La sua visione della leadership, riportate anche nel suo ultimo libro, fornisce indicazioni che trovano riscontro negli «schemi di allenamento» che Dino Ruta aiuterà a mettere a fuoco e facilmente spendibili nella pratica. Rivolto, come direbbe Peterson, agli «amici sportivi e non sportivi», l’incontro darà modo di comprendere il ritratto a tutto tondo di quel formidabile modello di leadership autentica che «il» Coach rivela di essere, per portare poi la sua grinta in azienda. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKk6CiWj73FAaLfq57IWiUe9zuJ065XkRefpRiY2XxVhlGqRSETawX1LqSekFGpdv9b_7AgoG52HzguH20fK2PEg9ftTLR_UhNre4qaIN6Xj4sW0yNLt5643aDI673UKnohl5YPMP66aw/s1600/dan-peterson.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKk6CiWj73FAaLfq57IWiUe9zuJ065XkRefpRiY2XxVhlGqRSETawX1LqSekFGpdv9b_7AgoG52HzguH20fK2PEg9ftTLR_UhNre4qaIN6Xj4sW0yNLt5643aDI673UKnohl5YPMP66aw/s1600/dan-peterson.jpg" height="320" width="253" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>CHI E’ DAN PETERSON</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nato a Evaston il 9 gennaio del 1936, fu proprio il suo coach, Jack Burmaster, a ispirarlo a intraprendere a sua volta la carriera di allenatore, dopo che la squadra guidata da Peterson aveva vinto tre titoli in tre anni con la Ridgway Club nella YMCA di Evanston. Nel 1958 si laureò come insegnante di Pallacanestro alla Northwestern University. Nel 1962 ricevette un titolo d'istruzione in Sport Administration dalla Michigan University. Dal 1963 cominciò ad affermarsi come allenatore nelle università americane di Michigan State e USNA, poi nel 1966 divenne capo allenatore all'università del Delaware, posto che mantenne per i successivi 5 anni. Nel 1971 diventò capo allenatore della nazionale cilena, portandola al miglior piazzamento di sempre (quarto posto) nei giochi del Sud America. Dal 1973 cominciò l'avventura in Italia, prima alla Virtus Bologna e poi, dal 1978 al 1987, all'Olimpia Milano. Con la squadra di Bologna vinse la Coppa Italia del 1974 e lo scudetto del 1976. A Milano con l'Olimpia vinse 4 scudetti (1982, 1985, 1986 e 1987), 2 Coppe Italia (1986 e 1987), una Coppa Korać (1985) e una Coppa dei Campioni (1987), oltre ad ottenere numerosi altri piazzamenti. Si ritirò nel 1987. Nelle stagioni 2008-09 e 2009-10 è stato consulente della Reyer Venezia Mestre. Il 3 gennaio 2011 subentra, dopo 23 anni di inattività sportiva, all'esonerato Piero Bucchi sulla panchina di Milano. Esordisce con una vittoria interna al Mediolanum Forum ai danni di Caserta per 98-84. Il 7 giugno dello stesso anno, dopo la sconfitta in semifinale (gara 4) contro Cantù e la conseguente eliminazione, lascia a Sergio Scariolo la guida dell'Olimpia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Tutti i dettagli su :</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Verdana, sans-serif;"><u><b>http://aidpmarche.wordpress.com/2014/03/05/time-for-action-dan-peterson-e-dino-ruta/</b></u></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>MONDO HR MARCHE</b></span></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-63653551488807654242014-02-11T22:11:00.003+01:002014-02-11T22:11:45.156+01:00"HOW SUCCESSFUL PEOPLE STAY CALM" - Travis Badberry <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg99-1PM4FuXxOdhUsSy-whxrNfqVVPuyqtkBW3IxLaaWFUWyVCUbI1E5A_kzDq3Sy8jz-ywdUbyLarss5Ut0Oi5J9TApYJOil6FmEJN5X-I4SiUB7_KX1fvXClL_NsQhM-4BLHlcvO4cs/s1600/calma.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg99-1PM4FuXxOdhUsSy-whxrNfqVVPuyqtkBW3IxLaaWFUWyVCUbI1E5A_kzDq3Sy8jz-ywdUbyLarss5Ut0Oi5J9TApYJOil6FmEJN5X-I4SiUB7_KX1fvXClL_NsQhM-4BLHlcvO4cs/s1600/calma.jpg" height="244" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">The ability to manage your emotions and remain calm under pressure has a direct link to your performance. TalentSmart has conducted research with more than a million people, and we’ve found that <b>90% of top performers are skilled at managing their emotions in times of stress in order to remain calm and in control</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">If you’ve followed my work, you’ve read some startling research summaries that explore the havoc stress can wreak on one’s physical and mental health (such as the Yale study, which found that prolonged stress causes degeneration in the area of the brain responsible for self-control). The tricky thing about stress (and the anxiety that comes with it) is that it’s an absolutely necessary emotion. Our brains are wired such that it’s difficult to take action until we feel at least some level of this emotional state. In fact, performance peaks under the heightened activation that comes with moderate levels of stress. As long as the stress isn’t prolonged, it’s harmless.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">New research from the University of California, Berkeley, reveals an upside to experiencing moderate levels of stress.<b> But it also reinforces how important it is to keep stress under control</b>. The study, led by post-doctoral fellow Elizabeth Kirby, found that the onset of stress entices the brain into growing new cells responsible for improved memory. <b>However, this effect is only seen when stress is intermittent.</b> As soon as the stress continues beyond a few moments into a prolonged state, it suppresses the brain’s ability to develop new cells.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">“I think intermittent stressful events are probably what keeps the brain more alert, and you perform better when you are alert,” Kirby says. For animals, intermittent stress is the bulk of what they experience, in the form of physical threats in their immediate environment. Long ago, this was also the case for humans. As the human brain evolved and increased in complexity, we’ve developed the ability to worry and perseverate on events, which creates frequent experiences of prolonged stress.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Besides increasing your risk of heart disease, depression, and obesity, stress decreases your cognitive performance. Fortunately, though, unless a lion is chasing you, the bulk of your stress is subjective and under your control. Top performers have well-honed coping strategies that they employ under stressful circumstances. This lowers their stress levels regardless of what’s happening in their environment, ensuring that the stress they experience is intermittent and not prolonged.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">While I’ve run across numerous effective strategies that successful people employ when faced with stress, what follows are ten of the best. Some of these strategies may seem obvious, but the real challenge lies in recognizing when you need to use them and having the wherewithal to actually do so in spite of your stress.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>They Appreciate What They Have</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Taking time to contemplate what you’re grateful for isn’t merely the “right” thing to do. It also improves your mood, because it reduces the stress hormone cortisol by 23%. Research conducted at the University of California, Davis found that people who worked daily to cultivate an attitude of gratitude experienced improved mood, energy, and physical well-being. It’s likely that lower levels of cortisol played a major role in this.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>They Avoid Asking “What If?”</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">“What if?” statements throw fuel on the fire of stress and worry. Things can go in a million different directions, and the more time you spend worrying about the possibilities, the less time you’ll spend focusing on taking action that will calm you down and keep your stress under control. Calm people know that asking “what if? will only take them to a place they don’t want—or need—to go.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>They Stay Positive</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Positive thoughts help make stress intermittent by focusing your brain’s attention onto something that is completely stress-free. You have to give your wandering brain a little help by consciously selecting something positive to think about. Any positive thought will do to refocus your attention. When things are going well, and your mood is good, this is relatively easy. When things are going poorly, and your mind is flooded with negative thoughts, this can be a challenge. In these moments, think about your day and identify one positive thing that happened, no matter how small. If you can’t think of something from the current day, reflect on the previous day or even the previous week. Or perhaps you’re looking forward to an exciting event that you can focus your attention on. The point here is that you must have something positive that you’re ready to shift your attention to when your thoughts turn negative.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>They Disconnect</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Given the importance of keeping stress intermittent, it’s easy to see how taking regular time off the grid can help keep your stress under control. When you make yourself available to your work 24/7, you expose yourself to a constant barrage of stressors. Forcing yourself offline and even—gulp!—turning off your phone gives your body a break from a constant source of stress. Studies have shown that something as simple as an email break can lower stress levels.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Technology enables constant communication and the expectation that you should be available 24/7. It is extremely difficult to enjoy a stress-free moment outside of work when an email that will change your train of thought and get you thinking (read: stressing) about work can drop onto your phone at any moment. If detaching yourself from work-related communication on weekday evenings is too big a challenge, then how about the weekend? Choose blocks of time where you cut the cord and go offline. You’ll be amazed at how refreshing these breaks are and how they reduce stress by putting a mental recharge into your weekly schedule. If you’re worried about the negative repercussions of taking this step, first try doing it at times when you’re unlikely to be contacted—maybe Sunday morning. As you grow more comfortable with it, and as your coworkers begin to accept the time you spend offline, gradually expand the amount of time you spend away from technology.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>They Limit Their Caffeine Intake</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Drinking caffeine triggers the release of adrenaline. Adrenaline is the source of the “fight-or-flight” response, a survival mechanism that forces you to stand up and fight or run for the hills when faced with a threat. The fight-or-flight mechanism sidesteps rational thinking in favor of a faster response. This is great when a bear is chasing you, but not so great when you’re responding to a curt email. When caffeine puts your brain and body into this hyperaroused state of stress, your emotions overrun your behavior. The stress that caffeine creates is far from intermittent, as its long half-life ensures that it takes its sweet time working its way out of your body.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>They Sleep</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">I’ve beaten this one to death over the years and can’t say enough about the importance of sleep to increasing your emotional intelligence and managing your stress levels. When you sleep, your brain literally recharges, shuffling through the day’s memories and storing or discarding them (which causes dreams), so that you wake up alert and clear-headed. Your self-control, attention, and memory are all reduced when you don’t get enough—or the right kind—of sleep. Sleep deprivation raises stress hormone levels on its own, even without a stressor present. Stressful projects often make you feel as if you have no time to sleep, but taking the time to get a decent night’s sleep is often the one thing keeping you from getting things under control.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>They Squash Negative Self-Talk</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">A big step in managing stress involves stopping negative self-talk in its tracks. The more you ruminate on negative thoughts, the more power you give them. Most of our negative thoughts are just that—thoughts, not facts. When you find yourself believing the negative and pessimistic things, your inner voice says, “It’s time to stop and write them down.” Literally stop what you’re doing and write down what you’re thinking. Once you’ve taken a moment to slow down the negative momentum of your thoughts, you will be more rational and clear-headed in evaluating their veracity.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">You can bet that your statements aren’t true any time you use words like “never,” “worst,” “ever,” etc. If your statements still look like facts once they’re on paper, take them to a friend or colleague you trust and see if he or she agrees with you. Then the truth will surely come out. When it feels like something always or never happens, this is just your brain’s natural threat tendency inflating the perceived frequency or severity of an event. Identifying and labeling your thoughts as thoughts by separating them from the facts will help you escape the cycle of negativity and move toward a positive new outlook.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>They Reframe Their Perspective</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Stress and worry are fueled by our own skewed perception of events. It’s easy to think that unrealistic deadlines, unforgiving bosses, and out-of-control traffic are the reasons we’re so stressed all the time. You can’t control your circumstances, but you can control how you respond to them. So before you spend too much time dwelling on something, take a minute to put the situation in perspective. If you aren’t sure when you need to do this, try looking for clues that your anxiety may not be proportional to the stressor. If you’re thinking in broad, sweeping statements such as “Everything is going wrong” or “Nothing will work out,” then you need to reframe the situation. A great way to correct this unproductive thought pattern is to list the specific things that actually are going wrong or not working out. Most likely you will come up with just some things—not everything—and the scope of these stressors will look much more limited than it initially appeared.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>They Breathe</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">The easiest way to make stress intermittent lies in something that you have to do everyday anyway: breathing. The practice of being in the moment with your breathing will begin to train your brain to focus solely on the task at hand and get the stress monkey off your back. When you’re feeling stressed, take a couple of minutes to focus on your breathing. Close the door, put away all other distractions, and just sit in a chair and breathe. The goal is to spend the entire time focused only on your breathing, which will prevent your mind from wandering. Think about how it feels to breathe in and out. This sounds simple, but it’s hard to do for more than a minute or two. It’s all right if you get sidetracked by another thought; this is sure to happen at the beginning, and you just need to bring your focus back to your breathing. If staying focused on your breathing proves to be a real struggle, try counting each breath in and out until you get to 20, and then start again from 1. Don’t worry if you lose count; you can always just start over.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">This task may seem too easy or even a little silly, but you’ll be surprised by how calm you feel afterward and how much easier it is to let go of distracting thoughts that otherwise seem to have lodged permanently inside your brain.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>They Use Their Support System</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">It’s tempting, yet entirely ineffective, to attempt tackling everything by yourself. To be calm and productive, you need to recognize your weaknesses and ask for help when you need it. This means tapping into your support system when a situation is challenging enough for you to feel overwhelmed. Everyone has someone at work and/or outside work who is on their team, rooting for them, and ready to help them get the best from a difficult situation. Identify these individuals in your life and make an effort to seek their insight and assistance when you need it. Something as simple as talking about your worries will provide an outlet for your anxiety and stress and supply you with a new perspective on the situation. Most of the time, other people can see a solution that you can’t because they are not as emotionally invested in the situation. Asking for help will mitigate your stress and strengthen your relationships with those you rely upon.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">The Forbes</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Travis Badberry</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">http://www.forbes.com/sites/travisbradberry/2014/02/06/how-successful-people-stay-calm/</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-47543275086859756372014-02-01T22:07:00.000+01:002014-02-03T22:39:58.272+01:00"L'EVOLUZIONE DEL MANAGEMENT NELLE IMPRESE DELLE MARCHE" - Ancona, 14 febbraio 2014<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD549RHSf9QU58bLLwcKqPKXtEFWi_9h90OJa8y2aCWJ7z4ZZtwUSwUTU0UqBfE36upBhPISUhnOc1n8Gl8HPmECcMweQhYHnxVgBPG1wiO9PHNTMiB1vlOmJvVHFQgwWAzSlTZpgpOe0/s1600/LOGO+MANAGERITALIA+BASE.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD549RHSf9QU58bLLwcKqPKXtEFWi_9h90OJa8y2aCWJ7z4ZZtwUSwUTU0UqBfE36upBhPISUhnOc1n8Gl8HPmECcMweQhYHnxVgBPG1wiO9PHNTMiB1vlOmJvVHFQgwWAzSlTZpgpOe0/s1600/LOGO+MANAGERITALIA+BASE.jpg" height="97" width="200" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Come stanno reagendo le aziende che operano nelle Marche, ai cambiamenti imposti dal mutato contesto economico e dal ricambio generazionale?</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Processi e strumenti di management delle imprese, evoluzione del ruolo dei Manager che le dirigono, ed affiancamento della preziosa cultura imprenditoriale del fare.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>VENERDI' 14 FEBBRAIO 2014 - ORE 17:00</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ancona, Villa Favorita, Via Oliviero Zuccarini, 14</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sala Conferenze ISTAO</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<b><span style="color: #990000;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">17:00 - </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Paolo Moscioni</span></span></b><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Saluti del Presidente Manageritalia ANCONA </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="color: #990000;"><b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">17:15 - </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Gianluca Gregori </span></b></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Presidente Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Presentazione della ricerca "Analisi dell'evoluzione del management nelle Marche"</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<b><span style="color: #990000;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">18:00 - </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Tavola Rotonda</span></span></b><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Moderatore :</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><span style="color: #990000;">Annalisa Serpilli -</span></b> Giornalista RAI TGR Marche</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Partecipano :</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><span style="color: #990000;">Giuliano Calza -</span></b> Presidente Associazione Italiana Direzione del Personale</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Gruppo Regionale Marche</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><span style="color: #990000;">Mauro Carbonetti</span></b> - Amministratore Delegato Gruppo Gabrielli</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><span style="color: #990000;">Sauro Longhi</span></b> - Rettore Università Politecnica delle Marche</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><span style="color: #990000;">Marco Luchetti -</span></b> Assessore al Lavoro e Formazione Regione Marche</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><span style="color: #990000;">Massimiliano Polacco</span></b> - Direttore Confcommercio Marche</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><span style="color: #990000;">Antonio Votino </span></b>- Manageritalia Ancona</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>19:00 Aperitivo e Saluti</b></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs7gJ-v48Yn2y7T_rG9njZ4lM7Nr-T4_pZ1k4c4kXRc6CuOPy24nyqKsRiMgtOro06pLNnAgZ1d1r9qfsHBAMYQuQMzWNGZJaLQLcf-v0IUDV2qCM8H97lnb4Ay4NMQv4OCkP9hvIprl0/s1600/Evoluzione+del+management.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs7gJ-v48Yn2y7T_rG9njZ4lM7Nr-T4_pZ1k4c4kXRc6CuOPy24nyqKsRiMgtOro06pLNnAgZ1d1r9qfsHBAMYQuQMzWNGZJaLQLcf-v0IUDV2qCM8H97lnb4Ay4NMQv4OCkP9hvIprl0/s1600/Evoluzione+del+management.jpg" height="640" width="465" /></a></div>
<br /></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-45317330522810552462014-01-29T21:37:00.001+01:002014-01-29T21:39:03.500+01:00"BARILLA : un'azienda Italiana nel Mondo"<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM2SU-C36G1zDoxrURfKamRbcb5DXtiWY8HAl_PHPmfE2qU81P3rTa8yi6TvhEhGcp4KDl7op5wvYEi3sMzQhTBFFNemX0lg67fHAd3RNFVEr6B4rAZYFFqd-iWMqnlXdnIuWBICFd9PY/s1600/BARILLA+prolusione-2014.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM2SU-C36G1zDoxrURfKamRbcb5DXtiWY8HAl_PHPmfE2qU81P3rTa8yi6TvhEhGcp4KDl7op5wvYEi3sMzQhTBFFNemX0lg67fHAd3RNFVEr6B4rAZYFFqd-iWMqnlXdnIuWBICFd9PY/s1600/BARILLA+prolusione-2014.jpg" height="225" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico 2013 - 2014 di ISTAO, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">il prossimo </span><br />
<span style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b><br /></b></span>
<span style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>MERCOLEDI' 19 febbraio </b></span><br />
<span style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>dalle ore 16:30</b></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>GUIDO BARILLA</b></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Presidente Barilla </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">parlerà sul tema </span><br />
<span style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif;"><i><b>"BARILLA - Un'azienda Italiana nel Mondo"</b></i></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'evento è riservato e su invito, da compilare e spedire via @mail o fax alla Segreteria :</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>ISTAO - Ufficio Presidenza</b></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">via Zuccarini, 15 - 60131 Ancona</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">tel. 071 2137011</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">fax 071 2901017 / 071 2900953</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">presidenza@istao.it</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Scarica l'Invito :</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="color: #0b5394; font-family: Verdana, sans-serif;"><b><u>http://istao.it/wp-content/uploads/2014/01/prolusione2014.pdf</u></b></span><br />
<br /></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-70789348648167581832014-01-22T07:51:00.000+01:002014-01-22T07:51:13.305+01:00"2014 LA RIPRESA" - Senigallia 25 gennaio 2014<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px;">Il prossimo evento, sabato 25 GENNAIO ore 16.30</span><br style="background-color: white; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px;" /><span style="background-color: white; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px;">a Senigallia, Hotel Cristallo, </span><br style="background-color: white; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px;" /><span style="background-color: white; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px;">con </span><a data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=100003049490719&extragetparams=%7B%22directed_target_id%22%3A0%7D" href="https://www.facebook.com/antonio.votino.3" style="background-color: white; cursor: pointer; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px; text-decoration: none;"><b>Antonio Votino</b></a><span style="background-color: white; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px;">, </span><a data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=1312526438&extragetparams=%7B%22directed_target_id%22%3A0%7D" href="https://www.facebook.com/simonetta.sgreccia" style="background-color: white; cursor: pointer; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px; text-decoration: none;"><b>Simonetta Sgreccia</b></a><span style="background-color: white; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px;">, </span><a data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=100000844736251&extragetparams=%7B%22directed_target_id%22%3A0%7D" href="https://www.facebook.com/profile.php?id=100000844736251" style="background-color: white; cursor: pointer; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px; text-decoration: none;"><b>Franco Rossi</b></a><span style="background-color: white; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px;">, Anna Fata, </span><br style="background-color: white; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px;" /><span style="background-color: white; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px;">con il sostegno di INCOACHING di Franco Rossi, </span><a data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=100001613678650&extragetparams=%7B%22directed_target_id%22%3A0%7D" href="https://www.facebook.com/alessandro.pannitti" style="background-color: white; cursor: pointer; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px; text-decoration: none;"><b>Alessandro Pannitti</b></a><span style="background-color: white; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px;">, </span><br style="background-color: white; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px;" /><span style="background-color: white; font-size: 13.333333969116211px; line-height: 18px;">e il Patrocinio di GIOMarche :</span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGFCdjs-5G7qfVu8GE0qDp_XAmRlW9HvR2Gyu_z4BRMP5qopmbO54FfMXdMfQDPal2lr22ohxmaOlXsouOyW7WvWHWRcVvdyiT1V9syqH_-wvEi-ZADz9cmFyxy5OSCWJmxwhUX8aJqNI/s1600/2014+la+ripresa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGFCdjs-5G7qfVu8GE0qDp_XAmRlW9HvR2Gyu_z4BRMP5qopmbO54FfMXdMfQDPal2lr22ohxmaOlXsouOyW7WvWHWRcVvdyiT1V9syqH_-wvEi-ZADz9cmFyxy5OSCWJmxwhUX8aJqNI/s1600/2014+la+ripresa.jpg" height="640" width="260" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>INGRESSO GRATUITO, PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>info@armoniabenessere.it</b></span></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-22037827435213101812014-01-08T20:19:00.000+01:002014-01-08T20:19:24.379+01:00"VIZI e VIRTU' : Superbia e Gola"<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfLWrcsWsHDH299naX4ogbMvx2vcTdq5JbAO5VmiFZZaNfM_VesjxLw7w_ph5wRdRUkE0HtMJzwpntBNHYdaTTyvJZ1uZA7VfI1w5QYIoce0L3knkIKR5gd5DcQMpy1_57xqsy-JbPaj4/s1600/Golosit%25C3%25A0.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfLWrcsWsHDH299naX4ogbMvx2vcTdq5JbAO5VmiFZZaNfM_VesjxLw7w_ph5wRdRUkE0HtMJzwpntBNHYdaTTyvJZ1uZA7VfI1w5QYIoce0L3knkIKR5gd5DcQMpy1_57xqsy-JbPaj4/s1600/Golosit%25C3%25A0.jpg" height="219" width="320" /></a></div>
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Formidabili strumenti di sviluppo personale, nella giusta misura, vizi e virtù in una chiave di lettura di dizionario "reverso" : scopriremo quanta strada abbiamo ancora da fare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #990000;">GOLA</span></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Il Vizio : il goloso compie un errore di valutazione rispetto a ciò di cui ha bisogno effettivamente ed alla fine sta male. E' un bulimico che consuma fino al limite estremo. Si nutre da solo, colma i suoi vuoti senza avere bisogno di altri, divora tutto con un'istintività primitiva : in questo modo manifesta anche la sua assenza di autonomia e la sua incapacità di resistere alle frustrazioni.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">La Virtù : E' spirito di sopravvivenza, di conservazione. Mangiare è anche gustare i sapori con temperanza e delicatezza. Essendo legata ad uno dei cinque sensi, esserne privati è una fonte di frustrazione. Il buongustaio assapora la vita e gode del cibo in compagnia.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;"><b>SUPERBIA</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Il Vizio: è considerato il vizio più grave, quello che da origine e riassume tutti gli altri. Il superbo è colui che non sta al suo posto, si pone al disopra di chiunque. Ubriaco di se vive un disturbo narcisistico, vuole essere visto e riconosciuto senza possedere effettive qualità personali. Cerca il potere non per servire ma per essere al di sopra degli altri.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">La Virtù : E' la giusta considerazione di se senza la quale non c'è rapporto con se stessi e con gli altri. La stima di se ci fa vivere in accordo coi nostri principi interiori, che sono legati alla realtà di quel che siamo e che facciamo. Esserne privi è come procedere a tentoni in una vita che abbiamo l'impressione di non meritare. Inoltre chi non da valore a se stesso, non lo avrà neanche agli occhi degli altri.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">di Silvia Cingolani</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Mondo HR Marche</span></span></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-44563265913858568992014-01-07T22:22:00.000+01:002014-01-07T22:41:28.864+01:00"VIZI e VIRTU' : Avarizia e Lussuria"<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrTQ6GFo8IxPm84HVs14wrRjgmjN9XhGP85_HU-oZV3NsnDSPbBPcKIBw6oYVPRMPe4oAv_L6jg86I8c5nCGD8fb824ggkvYo3xZtwFIh0QNL2YlaGqtox9lAfFnrfJrCeOZuQBofUoh8/s1600/avarizia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrTQ6GFo8IxPm84HVs14wrRjgmjN9XhGP85_HU-oZV3NsnDSPbBPcKIBw6oYVPRMPe4oAv_L6jg86I8c5nCGD8fb824ggkvYo3xZtwFIh0QNL2YlaGqtox9lAfFnrfJrCeOZuQBofUoh8/s320/avarizia.jpg" height="191" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 18px;">Formidabili strumenti di sviluppo personale, nella giusta misura, vizi e virtù in una chiave di lettura di dizionario "reverso" : scopriremo quanta strada abbiamo ancora da fare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 18px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 18px;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #990000;">AVARIZIA</span></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Il Vizio : è il peccato del possesso e della gioia del possedere, dell'avere. L'avaro accumula il mezzo invece di godere il fine. E' un ansioso che si tranquillizza contando i suoi soldi e facendo pagare sempre agli altri. In questa ossessione di tenere tutto per sè, ha l'illusione di avere il controllo interno ed esterno.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">La Virtù: E' la sana gestione delle proprie risorse, la capacità di guardare al futuro di una persona che si proietta avanti cercando di avere una sicurezza, anche materiale , comportandosi in modo saggio. E' anche una forma di oculatezza, di parsimonia, in relazione allo strapotere dei consumi della nostra società. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;"><b>LUSSURIA</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Il Vizio : è la dissolutezza dei sensi, la presa di potere del corpo (il diabolico) sull'anima (il divino). Fa uscire dal puro desiderio per gettarci in una voracità insaziabile. Non c'è più lo scambio con l'altro, siamo fuori dai confini amorosi posseduti da qualche cosa di eterno. Ha ilsenso del farsi trascinare e la ricerca costante di uno stordimento, un'affannosa ricerca di prendere tutto.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">La Virtù : E' l'intesa vista come fondamento della coppia. Un'energia costruttiva vissuta nel rispetto di se e dell'altro, sorgente di piacere e di scambio. La gioia diventa un modo di raggiungere una più grande dimensione, pura, di concentrazione, lontana dall'ossessione del consumo che ci porta a desideri frustranti di onnipotenza.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">di Silvia Cingolani</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Mondo HR Marche</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br /></span></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-42520632530316087632014-01-02T22:54:00.001+01:002014-01-04T21:42:05.471+01:00"VIZI e VIRTU' : Invidia, Accidia ed Ira"<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3PR9WmhsE_K53-ZPWRiuS1IN7SD4vy9fVZyiFeQEJIdrXiVXuctw3p9gqvxUcj0HcFD3p2b3t8TnYzoQlEq0oRHhToukZkCezXmgl_23_30hj5ZLcL4hbVvXykNvTjLmCR5jqafdy7WE/s1600/rabbia-e-ira.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3PR9WmhsE_K53-ZPWRiuS1IN7SD4vy9fVZyiFeQEJIdrXiVXuctw3p9gqvxUcj0HcFD3p2b3t8TnYzoQlEq0oRHhToukZkCezXmgl_23_30hj5ZLcL4hbVvXykNvTjLmCR5jqafdy7WE/s320/rabbia-e-ira.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Formidabili strumenti di sviluppo personale, nella giusta misura, vizi e virtù in una chiave di lettura di dizionario "reverso" : scopriremo quanta strada abbiamo ancora da fare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif;">INVIDIA</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Come vizio</b> rappresenta il rifiuto di gioire della felicità altrui, godendo delle sfortune. L'invidioso non sopporta quello che l'altro è o quel che l'altro possiede, poichè questo gli fa vedere la sua mediocrità. E' una degenerazione della giusta competizione, quando l'emulazione diventa timore di non essere come qualcun altro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Come virtù</b> rappresenta l'ammirazione, il motore dell'esistenza, la forza positiva che porta a misurarci con una persona che stimiamo. Conduce al superamento di sè.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>L'ACCIDIA</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Come vizio</b> rappresenta la persona che evita il confronto, che non si mette alla prova e non si assume le proprie responsabilità. Vive una passività nella quale si immagina che le cose accadranno da sole o grazie a qualcun altro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Come virtù</b> rappresenta la quiete contemplativa, il riposo della mente. Mentre nell'accidioso c'è un "non fare" gelido, nella quiete contemplativa c'è un "non fare" ardente, che coglie in pieno il senso dell'esistenza. La pigrizia - in un mondo dove tutto è più veloce - può essere un ritorno alla lentezza, riappropriandosi di sè con un forte scarto rispetto la logica corrente secondo la quale ogni azione debba servire a qualcosa. Riconquistare del tempo per vivere i momenti, anche senza un fine.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #990000; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>L'IRA</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Come vizio </b>rappresenta la persona che - in collera - si dimentica dell'altro. Riversa su di lui il suo surplus di emotività senza preoccuparsi della capacità di riceverla. La collera è il contrario dell'affermazione di sè, un'insicurezza quasi infantile. La persona collerica si lascia trapassare dalle sue emozioni senza averle elaborate, agisce d'impulso, perde il controllo e pretende di avere ragione.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Come virtù</b> rappresenta una difesa della propria identità, esprime lo sdegno per un torto subito. Ci possono essere sane collere contro il male, il dolore o un'ingiustizia che ci è stata fatta. La collera chiama a raccolta le nostre energie per darci la forza di difenderci per essere pronti a combattere.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">di Silvia Cingolani</span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mondo Hr Marche</span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-85350848696790839062014-01-02T22:27:00.002+01:002014-01-02T22:27:31.723+01:00CLIMA E BENESSERE : l'impatto delle riorganizzazioni<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg36Op4voeYJ5RehyphenhyphenADiQt45svtb1xElkEp-rqhX5dhHtiwafq6thOgKygfziHJ2z685NSR_9RkBNDyeI9lqO8T_48QbF80xhSIouN3AwgOxfuxwwfYjL-ZoQLy-KDSyxYSN63IgllDxt0/s1600/EMPATIA.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="165" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg36Op4voeYJ5RehyphenhyphenADiQt45svtb1xElkEp-rqhX5dhHtiwafq6thOgKygfziHJ2z685NSR_9RkBNDyeI9lqO8T_48QbF80xhSIouN3AwgOxfuxwwfYjL-ZoQLy-KDSyxYSN63IgllDxt0/s200/EMPATIA.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel momento in cui i disoccupati
italiani superano - ad ottobre 2013 - la soglia del 12,5%, occuparsi di qualità della vita
professionale sembra un lusso riservato ai privilegiati che hanno un posto sicuro, ma
i promotori si dicono convinti del contrario: bisogna ribellarsi al clima di
competizione continua, alla meritocrazia vissuta come sopravvivenza darwiniana
del migliore, all'imbarbarimento delle relazioni personali suggerito dal clima
generale da «si salvi chi può». </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times;"></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">- Anticipare l'impatto delle riorganizzazioni e delle ristrutturazioni aziendali sul benessere dei dipendenti, valutando anche l'aumento di lavoro che comportano</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">- Favorire l'equilibrio tra vita privata e professionale attraverso la flessibilità degli orari o il telelavoro</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">- Evitare le riunioni, le telefonate o l'invio di email ad orari impossibili </span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Il fondamento teorico è «La civiltà dell'empatia»
(edito in Italia da Mondadori) di Jeremy Rifkin, in cui l'economista americano
sostiene che essere gentili e empatici conviene, oltre che essere eticamente
giusto !</b></span></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<br /></div>
</span></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-63599469851605966932014-01-01T22:53:00.000+01:002014-02-03T22:45:05.320+01:00I GRANDI UOMINI DEL RINASCIMENTO : Paolo Volponi ed Adriano Olivetti<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><i>Breve racconto di Gianfranco</i> Sanchioni</span></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL7rUXTFc61s0SUbeBk2t55KISCY7aHJA3VzVzmkk9tsIs_nxVxW47tk3z_kXTvzG98MISI4R3yNcQ7cAD5Vmp14oPTBL3rd3qMNJtP-SsjRe00eT3uHkVzz5IPSfLNcvD8zx2m2RWFQ0/s1600/Centenario_Olivetti.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL7rUXTFc61s0SUbeBk2t55KISCY7aHJA3VzVzmkk9tsIs_nxVxW47tk3z_kXTvzG98MISI4R3yNcQ7cAD5Vmp14oPTBL3rd3qMNJtP-SsjRe00eT3uHkVzz5IPSfLNcvD8zx2m2RWFQ0/s1600/Centenario_Olivetti.jpg" height="243" width="320" /></a></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><stai tranquillo="">"Stai Tranquillo !!" mi disse Massimo nel suo ufficio che dava sul palazzo ducale (allora era assessore al turismo al comune di Urbino), conosco bene Bruno e lui ti dirà qualcosa di più su Paolo Volponi. Arrivai da lui dall’ascensore della rampa Martini. </stai></span></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Il tratto che feci a piedi, sotto i portici dal teatro alla piazza, assomigliava molto a quello fatto da Guido quando parlava con Ettore a cercare la “ Cancellieri “ ne “<b>LA STRADA PER ROMA</b>”. Le facce degli studenti addormentati dalle lunghe sere passate nei locali a parlare di ragazze e futuro, mi consegnavano le stesse emozioni. Anche Volponi , mi di disse poi Bruno, faceva esattamente la stessa cosa. A parlare di quel sipario ducale che dal rinascimento , non si era mai più aperto. In effetti dopo avere letto “ <b>SIPARIO DUCALE</b> ” ho avuto la nitida sensazione di trovare una fotografia di quei primi anni settanta attraverso i due racconti scritti in parallelo : la vita vacua e leggera del conte ereditario <b>Odino Oddi </b>e quella intellettuale della coppia di professori anarchici <b>Vives e Subissoni</b> durante il periodo della <b>strage di Piazza Fontana.</b> </span></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Senza dubbio in quel romanzo riuscì a focalizzare con molto anticipo “La strategia della tensione”, che avrebbe poi caratterizzato quel momento storico e i tempi a venire fino a culminare nel fenomeno violento delle “ <b>Brigate Rosse</b>”. Toglie il velo quindi alle quieta e sonnolenta Urbino che celava fermenti di utopia e ribellione. Lo ha fatto però sempre da dietro quel sipario schiuso e con la convinzione che non si sarebbe ancora potuto aprire e per di più sancendone quella chiusura statica che dura ancora oggi nei romanzi del mio grande amico <b>Alessio Torino</b> come “ <b>URBINO, NEBRASKA</b>. </span></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">La strada per Roma, è stato per me la prima vera scoperta di Volponi. Il primo dei suoi romanzi da me letto e per altro scritto quando era ancora ragazzo e quando era alle dipendenze del mostro sacro: <b>ADRIANO OLIVETTI</b>. </span></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Dopo essermi bevuto altri dei suoi romanzi riuscii a mettere a fuoco l’importanza epocale che hanno caratterizzato il passaggio di quegli anni scortati da una società contadina che girava pagina a favore degli impieghi sicuri nelle produzioni delle fabbriche. Nei cambiamenti repentini (è dir poco) di una generazione in fermento, ancora priva di una identità stabile e che faticava ad assorbire in maniera equilibrata quello che i nordeuropei facevano già da tempo. Inglesi in primis. Le lotte per il tranvai, la seicento, gli elettrodomestici sono tutti elementi sempre presenti nei libri di Volponi e che prendono vita proprio con la sua sanguigna narrazione a conferma di uno squilibrio politico -sociale evidente (Brigate rosse, divorzio, aborto).</span></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">E’ appunto ne “<b>LE MOSCHE DEL</b> <b>CAPITALE</b>”, che da voce all’operaio <b>Tecraso</b> oppresso da uno spietato e asettico potere industriale che si contrappone appunto all’altra faccia della fabbrica e della città. È in “ <b>MEMORIALE</b>” che sviscera la vita di <b>Albino Salluggia</b>, operaio piemontese che vive con la madre.</span></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">“Scrivo del rumore, perché per la prima volta che uno entra nella fabbrica il rumore è la cosa più importante, e più che guardare uno sta a sentire e sta a sentire senza volontà quel gran rumore che cade addosso come una doccia”. E ancora, “mi stupì il fatto che non ci fossero lavori da fare in gruppi : un gruppo tutt’insieme che si da una mano e tira e spinge di qua o di la o batte martelli o alza una grande macchina. Tutte le macchine erano per un uomo solo e un uomo poteva manovrarle comodamente”. </span></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Mancava qualcosa nella nuova evoluzione della società di Paolo Volponi che con lucida sintesi riusciva a precorrere quello che decenni dopo sarebbe diventato un collante sociale imprescindibile; Lo sport “Appoggiata sopra una macchina vidi una fotografia di Fausto Coppi. Gli uomini – quei reparti delle officine che attraversavo erano di soli uomini - si muovevano liberamente, non allontanandosi però dal loro posto, e parlavano sempre più tra di loro”. </span></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><b>Pierpaolo Pasolini</b> con il quale firmo il famoso manifesto e che gli costò l’allontanamento dalla presidenza della “ <b>FONDAZIONE AGNELLI</b> ”celebrò nel 1962 l’uscita di MEMORIALE con parole inequivocabili: << Io penso che nessuna voce di romanziere, in questi anni , abbia trovato la propria fisionomia con tanta precisione, con tanta purezza, con tanto potere di rivelazione >>.</span></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Ci consegnava quindi con MEMORIALE un caposaldo della nostra storia sociale. Terribilmente proletario e borghese allo stesso tempo (figlio di ricchi proprietari terrieri e industriali), passa con una narrazione lucida, <b>dal manager</b> Saraccini con la sua fiammante BMW de “<b>LE MOSCHE DEL</b> <b>CAPITALE</b>” il sogno mancato di democrazia industriale (Lei mi capisce bene, la nostra industria combatte da sola la battaglia … Noi combattiamo questa battaglia di cultura e di libertà … noi pensatori … noi che abbiamo letto Lucrezio e Voltaire, Rousseau, e Ricardo, e Max Weber, Croce, Einaudi, ma anche Orazio e Macchiavelli, Manzoni e Balzac, Proust e Thomas Mann e anche Nenni e Colombo…. La Pira e Il rapporto Pirelli, la battaglia non ci trova quindi impreparati ma proprio per non lasciar perdere e non perdonare niente a nessuno. </span></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Tutti i suoi fedeli chinarono il capo ad accogliere quella grandezza e a meditarla. Il più bravo commentò mormorando : Roba da New Deal. Roba da grandi riformisti ispirati e pragmatisti … i filosofi anche nell’industria precedono gli scienziati … la fisica non è che un pensiero …. L’elettronica poi ….disse l’ultimo del gruppo. È così che dovrà essere la nostra organizzazione : Pensiero , corrente, commutatore , proseguì il più bravo. Profitto , profitto !! In mezzo a quei discorsi a Sommersi Cocchi sembrava di capire che il vero padrone fosse il banchiere, più che non il suo presidente. Saraccini si voltò e annuì con tutta la testa irrigidita. Succhiò le labbra per quel fervore</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">”) - <b>Al contadino</b> Duilio di Cerqueto Bono davanti all’ispettorato della Federterra de “ <b>LA STRADA PER ROMA</b>”; parlate in dialetto; disse il mestro Ettore che a Pesaro aveva accompagnato i contadini : “ en c’e’ l’acqua per le bestie ; en c’e’ piò manca le bestie. Chi lavora la terra ? Chi spacca la maiesa ? Lo c’ha un perticar c’fa un solc d’un palme – e ancora – “In città me stoff piò che ne a chiapè de pett na costa sal volturecchia” “In città mi stanco molto di più che lavorare duro con l’aratro in salita”. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">La mancata democratizzazione industriale nel primo e una convulsa inquietudine del sofferto distacco dall’abbraccio caldo della provincia, per imboccare la strada delle città del nord e del miracolo economico nel secondo. Quindi le sferzate incisive e violente sul valore della vita perduta dell’imprenditoria manageriale della FIAT e della OLIVETTI di quegli anni. E’ ad Adriano Olivetti che dedica il libro e me lo rimarcò Bruno davanti a quella piada e vino a volontà a S.Arcangelo. “Devo lasciare qualcosa a sor Adriano Olivetti … consegnargli un ideale mancato di democratizzazione dell’industria e l’unico particolare che aveva tralasciato : il rapporto tra l’uomo e l’etica, tra l’occasione e il desiderio, tra democrazia e profitto“. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Mi raccontò sempre Bruno che Olivetti dava importanza ai sindacati come struttura interna all’azienda ( un po il modello tedesco attuale dei primi anni di questo secolo, che funziona eccome se funziona … ma li eravamo negli anni sessanta). Mi disse anche che aveva chiamato Volponi e altri tre per dare un volto “umanistico” all’impresa che secondo lui doveva per forza passare attraverso la letteratura, per capire, per migliorare, per ritrovare il ricco bagaglio perduto … del rinascimento e non solo. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Come non ricordare “<b>IL PIANETA IRRITABILE</b>” del 1978 , dove si immerge in una specie di romanzo alla Giulio Verne, una specie di romanzo cavalleresco per incunearsi nelle rauche profonde di un romanzo Picaresco a far trasparire attraverso quattro grotteschi cavalieri dell’apocalisse un viaggio alla improbabile salvezza dell’universo. Qui nessuna parentela con la fantascienza , nessuna apertura utopistica che però vuole raccontare la distruzione ultima del nostro mondo sociale ed economico. Anche Bruno che era stato raccomandato da Volponi per entrare alla BREDA di Milano (famosa fabbrica di treni e di armi) era stato intaccato dal suo ipnotico potere poetico. Gli avevamo dato appuntamento a Rimini Nord dato che abitava a Gatteo (essendo anche lui Urbinate come noi). Eravamo puntuali come sempre io e Massimo. Alle nove ecco che ti arriva Bruno nel suo abbondante Volvo. Un uomo alto e corpulento alla vista e sicuro di se , pensai subito dopo. Mi sorprese la sua stretta di mano eccessiva, come risulto eccessivo poi il suo modo di proporsi con un ego veramente esagerato. “La S.Giovesa resta ancora adesso un ambiente caldo ma turistico, mentre allora era davvero emozionante. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Ci sedemmo proprio sotto ai comandamenti di <b>TONINO GUERRA</b> con il quale avevo avuto , sempre il quel periodo, diversi incontri e questo mi rassicurava. Aveva una vecchia borsa in pelle, quelle dei “rappresentanti” di allora. "Allora Franco !! Ti sei innamorato di Paolo !! Non è difficile sai ? Mi disse con voce sicura e con diaframma pieno. Ordinate le piade e il “da mangiare”, prese subito dei libri tronfi di poesie e di scritti. "Non vorrà mica recitare qui daventi a tutti … " pensai. Massimo sogghignò perché lo conosceva bene e poi era anche suo mezzo parente. Ad alta voce e con un raro potere recitativo inziò a fluttuare dentro a quei testi. Ad ogni poesia che finiva, ci estasiava con recensioni occulate e precise. Vicino a noi una coppia … lui mangiava con un gomito appoggiato al tavolo , credo mangiasse trippa o quelle cose li con un cucchiaio che sembrava piu grande di lui , tanto era smilzo e piccolo di statura. Lei ci osservava da dietro il suo trucco spesso senza sguardi eccessivi quasi a far finta che quelle poesie le sentiva tutti i giorni. Più in la arrivarono al mio sguardo due donne con vestiti succinti assieme ad un tipo con tanto pelo dentro a quella camicia sbottonata all’eccesso. Il crocefisso d’oro se ne stava li quasi a incoronarlo come il miglior “ Magnaccia “ della riviera. Bruno andava imperterrito , eccome se andava. Ci parlo poi, tra una lettura e l’altra, di quello che grosso modo ho raccontato sopra, ma con la famigliarità di un fratello e questo ci faceva capire con più facilità tutto quel mondo e le dinamiche imprenditoriali. Il locale si consegnava irrorato da Bruno, da quella voce cosi calda e sicura dava ancor più lustro all’arredo e ai proclami attaccati alle pareti. Ma me am piz quella dla stanga !! quella le la mei ad tott !! (a me piace quella della stanga !! quella è la meglio di tutte ! ) se ne uscì il magnaccia con forte accento romagnolo. Erano dei versi di “Poesie e Poemetti“ di Volponi che facevano cosi: </span></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<h2>
<span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Hai le belle gambe aperte,</i></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>le palpebre svolazzanti,</i></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>la rondine sul ventre.</i></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>I denti mobili sulla gengiva</i></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Scomponi con la lingua.</i></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Hai anche la stanga di ferro </i></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Per tutto il corpo</i></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Che ti fa più morbida</i></span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;">Quando io t’abbraccio.</span></i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> </span></span></h2>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Ero contento che la gente aveva partecipato indirettamente a quel piccolo evento. La magìa della poesia. Parlammo fino a tardi soprattutto di uomini che fanno il bene e il male delle imprese perché anche lui, come Volponi e soprattutto come Olivetti, erano convinti che il capitale umano doveva essere studiato e approfondito per rafforzare e far crescere l’impresa appunto. Era uscito anche li, quella sera, l’uomo al centro di tutto l’universo. Prima di uscire passammo davanti ad una fila di donne che con il mattarello avevano spianato la piada per tutta la sera e che adesso rassettavano per la chiusura. "Par me la piò bella la iè steta quella dl’alba !! Me e mi muros a c’incontremmi sempar a la matina prest par non fec veda; per me la più bella è stata quella dell’alba !! Io e il mio ragazzo ci incontravamo sempre la mattina all’alba per non farci scoprire !! Ci sorprese la donna più grassa. </span></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<h2>
<i><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">All’alba</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">È volato </span></span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’ultimo tordo.</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ormai in questo cielo</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Hanno cantato tutti gli uccelli.</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ho fatto l’ultimo giro </span></span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per la macchia.</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nulla si è mosso</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Alle mie grida </span></span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ai miei colpi sugli alberi.</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sono corso da te,</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">a questo vivo fuoco di ginepro.</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quanta carne </span></span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Con queste fustagne,</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">calda.</span></span></span></i></h2>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">In macchina, al ritorno, Massimo mi scrutava con un sorriso rassicurante. Dai Franco gim fort ch’è tardi !! Dai tott !! (dai Franco andiamo forte che è tardi !! vai a tutta !!) ricambiai il suo sguardo con un sorriso altrettanto rassicurante e annuendo con la testa. E' già tott !! (Siamo già a tutta !!) </span></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal 'Times New Roman'; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><b>Paolo Volponi, Adriano Olivetti</b> , i comunisti libertari, i borghesi, gli anarchici, un po poeti, scrittori, letterati, ironici, grandi uomini del rinascimento e sognatori di mondi possibili.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">di Gianfranco Sanchioni</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg6aoCpbh3a20Xj2cTCIRqBGaslptVqgZZAvRL1EvXCdxqNgcXmbblMCEGQ8sPeMkRiBoYlB0Wwy9DDIIDwuvTuLOz0risoVazyllQcHQNAZo4uDqt0oCgEhmyp2kYRkcGSkXonKgnLwA/s1600/Gianfranco+Sanchioni.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg6aoCpbh3a20Xj2cTCIRqBGaslptVqgZZAvRL1EvXCdxqNgcXmbblMCEGQ8sPeMkRiBoYlB0Wwy9DDIIDwuvTuLOz0risoVazyllQcHQNAZo4uDqt0oCgEhmyp2kYRkcGSkXonKgnLwA/s1600/Gianfranco+Sanchioni.jpg" height="167" width="200" /></a></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-4364411601987204442014-01-01T22:20:00.000+01:002014-02-03T22:45:57.529+01:00"VIZI e VIRTU : Le Marche, il bel paese con li dolci colli" - di Gianfranco Sanchioni<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglBD8Oydy3jZTrbIzFfJ7410hgZX-jH2YKgT73RHOSRT1x7eLFxxBuN69H6_4e6J7GYJTM6ewN0HuYcR0q3nF3CmnQ9PYLt2tNUY1sl46PgODfXhP6bq_w03sKQRpmPljuFxWafH4ckQw/s1600/Marchenoir.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglBD8Oydy3jZTrbIzFfJ7410hgZX-jH2YKgT73RHOSRT1x7eLFxxBuN69H6_4e6J7GYJTM6ewN0HuYcR0q3nF3CmnQ9PYLt2tNUY1sl46PgODfXhP6bq_w03sKQRpmPljuFxWafH4ckQw/s1600/Marchenoir.jpg" height="320" width="212" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Gentile Silvia , <span style="font-size: small;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">ho avuto il piacere di leggere il tuo articolo sul
blog “Mondo HR Marche”. L’attenzione è
andata da subito al tema trattato : Vizi e virtù, invidia, accidia, ira. La
sorpresa è stata quella di una piacevole coincidenza. </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Anche se breve , l’articolo racchiude un’analisi
asciutta ed una felice intuizione, indirizzata, oltre alla società in genere,
soprattutto al mondo imprenditoriale e manageriale. Trovo molto centrata, interessante e viscerale, l’argomentazione da
te trattata, che se approfondita da più voci potrebbe generare nuovi stimoli al
cambiamento. Il cambiamento di una società ormai adagiata su un fianco come per il lento e progressivo vanificarsi di una ricca
eredità. <b>Faccio riferimento a quella ricchezza culturale, sociale ed economica
che altro non aspetta che una nuova corrente letteraria,artistica,
imprenditoriale e manageriale la risollevi dall’attuale torpore.</b> <b><span style="color: #990000;">La coincidenza
si chiama “ Marchenoir”</span></b>. È di letteratura che sto parlando. Una antologia di
racconti di scrittori emergenti marchigiani e non, racchiusi in un libro (casa editrice Pequod) che affrontano
appunto il tema dell’invidia come cancro
dei marchigiani, quindi accidia e ira , trovando una nitida e consapevole
conferma che quelle dolci colline del miracolo socio economico, ci consegnano nei
nostri giorni situazioni e vicissitudini a volte drammatiche. A riguardo, cito
letteralmente la bella introduzione al libro di Andrea Bacianini e Antonio
Maddamma : </span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 115%;">L’invidia, cancro dei marchigiani.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Aveva visto bene settecent’anni fa il poeta e
astrologo Cecco D’Ascoli, nome d’arte di Francesco Stabili</b>. “Le Marche, il bel
paese con li dolci colli” sono marce d’invidia. L’invidia “</span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 115%;">che il mondo no
abbandona”, che riempie di male lo sguardo dei marchigiani prima ancora che i
suoi corollari, avarizia e follia, ne ottenebrino gli animi. Cecco che non
smetteva mai di rimbeccare Dante per le sue astrusità poetiche. Ma su un punto
erano d’accordo: l’invidia. Forse anche l’uno per l’altro. L’invidia che ,
secondo il sommo vate riempiva fino all’orlo l’animo dei suoi fiorentini: “La
tua città ch’è piena / d’invidia si che già trabocca il sacco / seco mi tenne
in la vita serena” sono le prime parole rivolte a Dante da Ciacco, primo dei
concittadini incontrati nell’inferno (VI 49-51). Superbia e avarizia, le
altre due “ faville ch’hanno i cuori accesi”, erano solamente, ancora , dei
corollari ( VI, 75 ).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Ducent’anni fa è il poeta marchigiano per eccellenza
Giacomo Leopardi, a rilanciare sull’invidia nella sua terra natale</b>: “ una gente
/ zotica, vil ( … ) che m’odia e fugge, / per invidia no già, che non mi tiene
/ maggior di se , ma perché tale estima /
ch’io mi tenga in cor mio , sebben di fuori / a persona giammai non ne
fo segno” (Le ricordanze , vv. 30-37). Quasi con malcelata superbia volesse
negare ai suoi concittadini quell’invidia di cui ben conosceva la malignità. Ed
è proprio in questo che , ci siamo accorti, emerge ancora oggi dai racconti
degli scrittori della Carboneria Letteraria ( che ringraziamo soprattutto nella
persona di Giuseppe D’Emilio, che ci ha accompagnato col suo calore in questa
avventura) e dei suoi numerosi Friends, non tutti marchigiani. </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><span style="color: #990000;">Non l’avarizia</span></b>,
che si aspetterebbe secondo il noto adagio romano che fotografava il dettaglio
sgradito dell’epoca dello stato pontificio, cioè che gli esattori delle tasse
erano stati reclutati oltre appennino (“ Meglio un morto in casa che un
marchigiano alla porta”). <span style="color: #990000;"><b>Non la superbia</b></span> che poco ha avuto storicamente a che
vedere con l’appartatezza che ha caratterizzato i percorsi politici ed
economici della regione. <span style="color: #990000;"><b>Non la follia,</b></span> che pure si accompagna spesso al genio
( e di geni non ne sono certo mancati ). No, è proprio l’invidia ad animare
questi racconti noir ambientati nelle marche: è questo sguardo bieco, torvo,
sinistro, gettato dalle e sulle molte facce dei suoi abitanti, dalle e sulle
molte facce di un territorio la cui pluralità è sottolineata perfino nel nome ,
come ci ricorda un recente slogan.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nelle città più grandi, dove i benpensanti non
vogliono vedere, ma sanno molto bene cosa succede quando lo specchio della
virtù si incrina e il vizio perdona; nelle campagne dell’idilio ferito, dove
riaffiorano le oscure radici di un male a lungo celato; lungo la riviera
adriatica, che odora di alcol, sangue e povere da sparo, sulla quale allunga le
mani la cupa ombra della criminalità organizzata; nelle pieghe del suo passato
ricco di misteri, che si sfoglia come un libro di anime in pena; nei suoi
anfratti segreti, dove le menti possono avvolgersi, su di loro stesse e correre
il rischio di inabissarsi ; nelle calde ovatte della remota provincia, dove si
annidano i germi fecondi della follia. </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dall’ascolano al pesarese, dalle
montagne alle coste, nessuna zona è rimasta indenne dallo scontro con la
complessità del reale, cui il noir guarda quasi sempre in modo disperato.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ancora quarant’anni fa era stato il genio lucido di
un altro grande scrittore marchigiano, Paolo Volponi, a denunciare duramente
nel suo “ Corporale” l’invidia come “ unico elemento (…) unitario della unità
italiana , antropologica e sotto. Uno schifoso popolo di invidiosi. L’invidia
istituita , organizzata in enti, casse, fondazioni e categorie come unico bene
sociale” (1974, pp. 49-50).<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Forse la miglior risposta a quell’inane profezia
dell’ Alighieri, che vedeva nell’opera di un liberatore la salvezza dell’Italia,
che vedeva nell’opera di un liberatore la salvezza dell’ Italia: costui avrebbe
ricacciato all’inferno quella lupa famelica, figlia di lucifero, proprio
l’angelo bello e impotente che Dante definì “ invidia prima”. L’Italia,
settecento anni dopo, non ne è, né forse mai, ne sarà salva. L’invidia, cancro
degli Italiani.-<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Trovo questa
introduzione al libro una proposta naturale e altresì interessante atta a
concentrare sinergicamente spinte propulsive al fine di raggiungere il
risultato da voi prefissato: Lo studio per il rinnovamento, per la crescita,
per la conoscenza.</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>di Gianfranco Sanchioni</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgitNVM4apgwvqFgsc_CJw9y1MgGp42X6dyrqZNWRznKzsBoCk6gxhWPil3dpZ4gev-XwXrWGJFrWThI06mVP5DizJP6ZfqEWKvrmr_RKNF-eqeSNvhLoxrFB1zXLc4WNs-H-4ItSXZ-QI/s1600/Gianfranco+Sanchioni.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgitNVM4apgwvqFgsc_CJw9y1MgGp42X6dyrqZNWRznKzsBoCk6gxhWPil3dpZ4gev-XwXrWGJFrWThI06mVP5DizJP6ZfqEWKvrmr_RKNF-eqeSNvhLoxrFB1zXLc4WNs-H-4ItSXZ-QI/s1600/Gianfranco+Sanchioni.jpg" height="167" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-34918901088381624452013-11-26T22:07:00.003+01:002013-11-26T22:07:45.517+01:00"LA TANGIBILITA' DELL'INTANGIBILE" - ISTAO 5 dicembre 2013<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF935bd-iMfryTC66qeeTwNnAN4VdivXq8pYxW8Tj0yRaG8SVXUnYQkKe6HaprvJvCrG7rrAdEqIo7CsCYmVtaH1r2qoqIgeGm_0wvSojLYqJ0_3h1VobJeTsxGYALqfqXMRD1xXMpzkk/s1600/logo_istao.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF935bd-iMfryTC66qeeTwNnAN4VdivXq8pYxW8Tj0yRaG8SVXUnYQkKe6HaprvJvCrG7rrAdEqIo7CsCYmVtaH1r2qoqIgeGm_0wvSojLYqJ0_3h1VobJeTsxGYALqfqXMRD1xXMpzkk/s200/logo_istao.jpg" width="189" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Oggi diventa sempre più rilevante integrare elementi intangibili nella realtà organizzativa dando più completezza al concetto di valore d’impresa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Appare quanto mai evidente il ruolo centrale che le risorse immateriali assumono nella creazione del valore dell’impresa, costituendo una delle variabili strategiche fondamentali per la sua affermazione sul mercato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAme1NRbWDBDDYlg0Jwx1lyuHW1CzXliWV7sGwluX3pGk9yXns89XbgALtfLI5uDD6WsmxOUmyqEHffcC_6GSmVdds7wBca26QRwkyl2HHGen5y1MzElkj8hWEars9zfMgjoPfkalHL2Q/s1600/Logo+AIDP+Marche+small.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="147" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAme1NRbWDBDDYlg0Jwx1lyuHW1CzXliWV7sGwluX3pGk9yXns89XbgALtfLI5uDD6WsmxOUmyqEHffcC_6GSmVdds7wBca26QRwkyl2HHGen5y1MzElkj8hWEars9zfMgjoPfkalHL2Q/s200/Logo+AIDP+Marche+small.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il mutamento del contesto economico in cui le aziende si trovano ad operare, unitamente alla crescente necessità di un confronto in ambito internazionale, ha indotto gli studiosi ad approfondire il ruolo competitivo dei fattori immateriali, sia sotto il profilo di risorse legate a rapporti con l’ambiente esterno di riferimento, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">sia quali elementi sviluppati nell’ambito dei processi interni all’impresa. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In che modo dunque le risorse intangibili possono concorrere al vantaggio competitivo di un’impresa?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Due sono i tipi di fattori che devono essere presi in esame nel bilancio per determinare il valore reale: il capitale tangibile - fabbricati, impianti, beni materiali - e il capitale intangibile o intellettuale - reputazione, brand e know how. Valutare il capitale umano ed intellettuale, comprendendo le dinamiche che creano valore, diviene fondamentale per attrarre investitori, mantenere i propri talenti, garantire una seria </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Corporate Governance, valutare i rischi ed assicurare la sostenibilità competitiva.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpmNrIhmy4PPBXc8WUuJRvJyHcCsccifFGtqmDuj2PkPT12fuAPZZLtVE6E6jTKxwTZBi3dGUPf9Xyt9f2HAGDvxG7j8Xt9C946vZcdGaY9J8b5CNVJpEChzKMDUD-XEFGO3zkXWVJ7_Q/s1600/Estratto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpmNrIhmy4PPBXc8WUuJRvJyHcCsccifFGtqmDuj2PkPT12fuAPZZLtVE6E6jTKxwTZBi3dGUPf9Xyt9f2HAGDvxG7j8Xt9C946vZcdGaY9J8b5CNVJpEChzKMDUD-XEFGO3zkXWVJ7_Q/s400/Estratto.jpg" width="361" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Giovedì 5 dicembre 2013</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><br /></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1jRJvFvuECshPJ4Z4yDe53cKh8Ac-Do2tNX9-K79KjKAyQiex1dmzcj-mg8-SXFKCNWcQhsndFkxSP8bJQVMZOX15v5O6kfQ2CxPn7Hing4byn4c3sJevqqehh98a7TmZRlfcb-p8Qxc/s1600/Estratto+II.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="47" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1jRJvFvuECshPJ4Z4yDe53cKh8Ac-Do2tNX9-K79KjKAyQiex1dmzcj-mg8-SXFKCNWcQhsndFkxSP8bJQVMZOX15v5O6kfQ2CxPn7Hing4byn4c3sJevqqehh98a7TmZRlfcb-p8Qxc/s320/Estratto+II.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-30060575616347800302013-11-14T23:00:00.002+01:002013-11-14T23:00:40.365+01:00"S.O.S. LAVORO" : Strumenti e Tecniche per riemergere dal mare delle difficoltà professionali<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La realtà professionale non è solo fonte di sostentamento economico, ma anche parte fondante della nostra identità, della serenità emotiva personale, familiare e di ampia parte del nostro esistere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quando il lavoro si riduce, si altera o viene meno, cosa resta di noi, della nostra persona, della nostra vita ?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Come affrontare al meglio tale passaggio ?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Come reinventarsi a 30, 40, 50 anni ?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Come preservare la calma e la lucidità interiore e le buone relazioni con gli amici ?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Come saper cogliere le nuove opportunità, mantenendo apertura mentale, flessibilità, creatività ?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">A queste e molte altre domande si cercherà di risponder in questa tavola rotonda, fornendo strumenti pratici e strategie concrete, alla portata di tutti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">SENIGALLIA - 23 NOVEMBRE 2013</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Hotel Cristallo - Lungomare Alighieri, 2</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Ore 16:30</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxKglGENc15AG3BZPX4gceGkJhnqqArKT67fqiz9udkFuzVNHyA6yzwswexYbKuvfPZVwh1YqEfIFg_VvCnjSO1hHyepx9oVbpGHpfZZDbP_70XHjDUl2-z3PJYR4aV7flUB6V7lwjdAY/s1600/S.O.S.+lavoro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxKglGENc15AG3BZPX4gceGkJhnqqArKT67fqiz9udkFuzVNHyA6yzwswexYbKuvfPZVwh1YqEfIFg_VvCnjSO1hHyepx9oVbpGHpfZZDbP_70XHjDUl2-z3PJYR4aV7flUB6V7lwjdAY/s640/S.O.S.+lavoro.jpg" width="304" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-12386644092129693222013-11-10T19:02:00.000+01:002013-11-10T19:02:41.395+01:00"L'ATTESA ... " - di Beniamino Cinti Luciani<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-PFkZAA01ETitOZcC8hzt87e3vHdn43MOiz4jqo0qYUf92-mEGqwXcHE_OsKNe4oaYTjCGDKE4iHLxOluHOoyS3zcGHcoh0otWtHp1njTKlIAn3THpm7NFJolDafOZL1gNLAcgROH5eI/s1600/Desiderio+II+BIS.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-PFkZAA01ETitOZcC8hzt87e3vHdn43MOiz4jqo0qYUf92-mEGqwXcHE_OsKNe4oaYTjCGDKE4iHLxOluHOoyS3zcGHcoh0otWtHp1njTKlIAn3THpm7NFJolDafOZL1gNLAcgROH5eI/s320/Desiderio+II+BIS.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La identifichiamo spesso
con il vuoto, l'assenza, la solitudine : <b><span style="color: #cc0000;">propongo di pensare all'attesa come
il dialogo interiore, il parlare con noi stessi, quel luogo dove possiamo
incontrarci e riconoscerci.</span></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Abbiamo molte sfumature di pensiero ma
sostanzialmente ci assolviamo o ci condanniamo: è in questo luogo che avviene
tutto, le nostre ragioni e i nostri torti, ma anche l'amore e l'odio, che non
dichiariamo, che teniamo nascosti dentro di noi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Pensate anche cosa nasce
nell'attesa: un prodigio, un miracolo, lì nasce IL DESIDERIO, si presenta prima
come una fantasia, un'immaginazione, poi gradualmente si definisce, ma resta
misterioso, poco aderente con la realtà che viviamo, poi diventa speranza e
oscilla, comincia a sembrarci possibile e allo stesso tempo poco realizzabile; poi si ferma ed è come se lo dimenticassimo, ma riemerge all'improvviso, è
stato un evento improvviso, una parola sentita, un contatto esterno, una
persona che ha espresso un suo desiderio che ti ha rimandato al tuo che era
sopito. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Allora si risveglia, prende altra forma, ti fa pensare che la tua vita
può cambiare se lo realizzi, ora attendi e la tua attesa non è più un vuoto,
un'assenza, ma un confronto continuo con te stesso, con una spinta vitale, c'è
una nuova possibilità per te, riesci a vedere le cose e le situazioni in
maniera diversa e ti apri, vai verso il mondo: <b><span style="color: #cc0000;">e</span></b></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><span style="color: #cc0000;">' proprio in questo momento che puoi iniziare il
dialogo con l'altro</span></b>, l'altro può diventare lo specchio su cui ti rifletti e
osservare così anche il tuo desiderio, che si espone, si definisce, assume la
parola, si esprime. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ora cambia qualcosa, cambia il tuo sentire, hai ascoltato
le tue parole, hai sentito le emozioni che le accompagnano, hai sentito le
parole dell'altro. Il tuo desiderio è entrato in contatto con il mondo esterno,
tu sei entrato in contatto con la tua parte più esposta: ai giudizi, ai
pareri, all'accoglienza, al rifiuto, alla censura. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma il tuo desiderio resiste,
si trasforma ma resiste: ora l'attesa ha compiuto il suo percorso, sta a te la
realizzazione, è una tua responsabilità !</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: IT; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDekPgYE4HMNAZcIx2a2ptsj9N93q0qVY5LsR3C5Wj3uwcuwEfIyGi0TJei1tEwTZabECmHD4Q9alB1DSAuD0Q4dciSNN7SIZZED9_Sp09jKVzfBuLw8imv4H7sT_I_1zLwbGguvzjfpk/s1600/Beniamino+Cinti+Luciani.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDekPgYE4HMNAZcIx2a2ptsj9N93q0qVY5LsR3C5Wj3uwcuwEfIyGi0TJei1tEwTZabECmHD4Q9alB1DSAuD0Q4dciSNN7SIZZED9_Sp09jKVzfBuLw8imv4H7sT_I_1zLwbGguvzjfpk/s200/Beniamino+Cinti+Luciani.jpg" width="133" /></a></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; font-family: 'Old Standard TT'; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">di Beniamino Cinti Luciani</span></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; font-family: 'Old Standard TT'; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Psicologo</span></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; font-family: 'Old Standard TT'; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">bennibcl@gmail.com</span></div>
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: IT; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><br /></span>
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: IT; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><br /></span></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-40775087273885886092013-10-23T22:47:00.001+02:002013-10-26T15:32:11.084+02:00COSTRUISCI IL TUO FUTURO : Master in Gestione delle RISORSE UMANE<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgROI6jjsygARJ881csiEsyHGN_lvUzj0lKG_JO1duJWRt5uOyRnbq66K7FVWCfhztnQJRH2BzBcM0YSvNCm-X2Gon-phyphenhyphenyFdxnkDwOOfGZSu6YA81r0j6Yc1be37sa51iVz9azNzeADmw/s1600/Risorse+Umane.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgROI6jjsygARJ881csiEsyHGN_lvUzj0lKG_JO1duJWRt5uOyRnbq66K7FVWCfhztnQJRH2BzBcM0YSvNCm-X2Gon-phyphenhyphenyFdxnkDwOOfGZSu6YA81r0j6Yc1be37sa51iVz9azNzeADmw/s320/Risorse+Umane.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il prezioso ingrediente che fa di un'azienda l'organizzazione vincente sotto ogni punto di vista : gli uomini.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Risorse uniche ed imprescindibili, innovano, ricercano, condividono e creano. E' grazie alla loro energia e competenza che l'impresa cresce quotidianamente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel percorso descritto occorre un'attenta gestione del capitale umano: si deve attrarre il talento in azienda ma si deve avere la capacità di coinvolgerlo, trattenerlo, farlo crescere e fare in modo che ogni progetto sia il perfetto risultato di una ricetta vincente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Difficile descrivere la figura del Responsabile della Gestione delle Risorse Umane, facile spiegarlo : signore aziende sappiate che è il vostro miglior Business partner, signori candidati sappiate che non esiste università che possa completare il vostro percorso di studi tanto da rendervi idea di che cosa realmente accada nelle dinamiche aziendali.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' per questo che nasce il Master in Gestione delle Risorse Umane di ISTAO: per rispondere alle sollecitazioni che provengono dai cambiamenti organizzativi in corso nell'impresa e che influenzano e modificano gli stili ed i contenuti del management delle risorse umane.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Un Master che prevede, nella prima parte, una "full immersion" nella comprensione del Business, mentre nella seconda un orientamento all'approfondimento di quelle conoscenze tecniche e manageriali per la gestione delle Risorse.</div>
</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Master si rivolge a laureati magistrali in discipline economiche, giuridiche, ingegneristiche e umanistiche con un'indispensabile conoscenza dell'inglese: avrà durata di 11 mesi comprensivi di un periodo di stage di fine corso.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il percorso full-time avrà un taglio in stile americano: si parte dalla pratica per costruire la teoria sulle aree tematiche del Bu</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">siness
Strategy, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">HR Management, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Change management, </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">People development e </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Pewople strategy.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz3XSTvtr1uX8Znvvdkq0ozB5ZXCrWUfQMGNLnX6TksI_h1iVYFnxusSaXd5ilbPWPXio5E4Vss_Z6ANSjpF3J7HEDThJRArsoM81LKRBgc2xBZJt3DsKyiuWaEcLgJbiPVuQZY8HzUi8/s1600/ISTAO+Ancona.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz3XSTvtr1uX8Znvvdkq0ozB5ZXCrWUfQMGNLnX6TksI_h1iVYFnxusSaXd5ilbPWPXio5E4Vss_Z6ANSjpF3J7HEDThJRArsoM81LKRBgc2xBZJt3DsKyiuWaEcLgJbiPVuQZY8HzUi8/s1600/ISTAO+Ancona.jpg" /></a>Il project-work e lo stage finale rappresenteranno importanti occasioni per essere
inseriti in un contesto professionale allineato con le proprie attitudini,
conoscenze e competenze e porre le basi per la propria carriera lavorativa.</div>
</span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz3XSTvtr1uX8Znvvdkq0ozB5ZXCrWUfQMGNLnX6TksI_h1iVYFnxusSaXd5ilbPWPXio5E4Vss_Z6ANSjpF3J7HEDThJRArsoM81LKRBgc2xBZJt3DsKyiuWaEcLgJbiPVuQZY8HzUi8/s1600/ISTAO+Ancona.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per informazioni tel. 071.2137011 - informa@istao.it - <b><span style="color: #012a60; text-decoration: none;"><a href="http://www.istao.it/">www.istao.it</a></span></b></span><br />
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5913599800845144640.post-22121708270429604062013-10-21T23:47:00.001+02:002013-10-21T23:47:49.037+02:00IL CONTATTO - di Beniamino Cinti Luciani<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkLPUEy2qUoqNZ8sHGcPfZwk15V9kRK8_L3W9lVhVKCkMe_mGXrk0VU9OQb-7426AIfnKA8HoXqwazCz5uX9Jt3d7Wtqy_82k7on4h9nOFF5CYOFa7V3_dBx8Ogn1QsRmEosFvNFiHCSQ/s1600/Infinito.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkLPUEy2qUoqNZ8sHGcPfZwk15V9kRK8_L3W9lVhVKCkMe_mGXrk0VU9OQb-7426AIfnKA8HoXqwazCz5uX9Jt3d7Wtqy_82k7on4h9nOFF5CYOFa7V3_dBx8Ogn1QsRmEosFvNFiHCSQ/s320/Infinito.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Questo termine si presta spesso a interpretazioni e quindi se ne può fraintendere il contenuto, per questo motivo provo a darne una definizione che proviene dalla teoria della Gestalt. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Abbiamo accennato in altre occasioni all'indispensabile necessità dell'altro e della sua presenza nella nostra vita, dove per "ALTRO" non si intende solo la presenza degli altri esseri umani, ma dell'AMBIENTE e di tutto ciò che lo compone (natura, clima, contesto sociale, cultura, affetti...). Con quali difficoltà o semplicità, accediamo alla relazione con tutto ciò che ci circonda? Sulla base di questo fondamentale principio, il CONTATTO, si esprime con la possibilità di aprire i nostri confini e di permettere l'accesso all'esperienza della relazione. L'individuo percepisce il valore del momento, attraverso un flusso di energia che proviene dall'esterno e che permea l'identità. Dopo questa esperienza, l'individuo è arricchito, è avvenuto il fenomeno della variazione e dell'accrescimento della conoscenza. Come in una sinfonia, l'armonia della musica inizia con un LARGO, seguito da un CRESCENDO, per proseguire con un ANDANTE/ALLEGRO per concludere con un ADAGIO. Quello che resta è un benessere dello spirito e ciò che è entrato a far parte di noi, resta anche se non ne siamo consapevoli. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La conoscenza quindi non è un accumolo di cognizioni ma una variazione continua di sensazioni,emozioni, stati d'animo che si sperimentano in relazione all'ambiente. Ora bisogna aggiungere che la storia personale, i nostri traumi, gli eventi dolorosi della nostra vita ma anche i momenti di piacere e bellezza producono una sensibile influenza per l'accesso al contatto. Il sole non brilla sempre, così come non è sempre nuvolo, ma avverrà più spesso, che le nubi offuschino il sole, che successivamente brillerà di nuovo e percepiremo la sua luminosità proprio per contrasto con il momento in cui era offuscato.Queste variazioni però ci inducono a pensare che la luce potrebbe non tornare e che potrebbe restare nuvolo a lungo e per contro a desiderare che ci sia sempre il sole.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nella nostra vita, dunque, le esperienze, accumulano, paure e ansie, dalle quali ci difendiamo strutturando difese. Il CONTATTO allora viene vissuto con contenuti di rischio e si tende ad evitarlo e a contenerlo per timore di essere feriti.... oppure malgrado le ferite, sappiamo intimamente che non possiamo farne a meno perché, unica autentica fonte di vita.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDekPgYE4HMNAZcIx2a2ptsj9N93q0qVY5LsR3C5Wj3uwcuwEfIyGi0TJei1tEwTZabECmHD4Q9alB1DSAuD0Q4dciSNN7SIZZED9_Sp09jKVzfBuLw8imv4H7sT_I_1zLwbGguvzjfpk/s1600/Beniamino+Cinti+Luciani.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDekPgYE4HMNAZcIx2a2ptsj9N93q0qVY5LsR3C5Wj3uwcuwEfIyGi0TJei1tEwTZabECmHD4Q9alB1DSAuD0Q4dciSNN7SIZZED9_Sp09jKVzfBuLw8imv4H7sT_I_1zLwbGguvzjfpk/s200/Beniamino+Cinti+Luciani.jpg" width="133" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">di Beniamino Cinti Luciani</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Psicologo</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">bennibcl@gmail.com</span></div>
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/14646549658264491574noreply@blogger.com0