giovedì 13 marzo 2014

"JOB ACT": RIFORMA DEL LAVORO IN DUE MOSSE

Fonte: Presidenza Consiglio dei Ministri

Concluso il Consiglio dei Ministri, il Presidente Matteo Renzi e tutta la compagine governativa hanno presentato ieri sera  alla stampa e ai media i provvedimenti che saranno a breve adottati.

Per quanto riguarda il mondo del lavoro e le misure per favorire l’occupazione il Governo, tramite il suo Ministro Poletti, ha annunciato che i provvedimenti saranno adottati in due distinti  momenti.

Il primo tramite atto d’urgenza con l’introduzione di un decreto legge, mentre il secondo demandato alle cure di un disegno di legge da definire entro 6 mesi.

Tra le misure da introdursi con decreto legge spiccano le modifiche alle discipline del contratto a termine, dell’apprendistato e del Durc.

CONTRATTO A TERMINE
In merito al contratto a termine la modalità “acausale” potrà avere definitivamente una durata totale e massima di 36 mesi ma con un contingentamento al 20% delle maestranze in forza. Saranno inoltre eliminati i cosiddetti “stop-and-go” tecnici tra un contratto a termine e l’altro (attualmente di 10 o 20 giorni in base alla durate del contratto) prevedendo quindi la possibilità di più proroghe nell’arco di una durata massima del contratto di 36 mesi.

APPRENDISTATO
Per quanto riguarda l‘apprendistato la forma scritta sarà necessaria solo per il contratto stesso e per l’apposizione del periodo di prova, escludendone la previsione per il piano formativo. Viene inoltre prevista l’abolizione delle quote di stabilizzazione, l’introduzione di una quota retributiva del 35% da legare alle ore di formazione e l’abolizione degli obblighi di integrazione della formazione tramite l’offerta formativa pubblica (formazione trasversale).

DURC
Infine il Durc sarà letteralmente smaterializzato prevedendo che i datori di lavoro possano acquisire il documento direttamente on-line scaricandolo dai siti istituzionali.

GLI OBIETTIVI DEL GOVERNO:
- la semplificazione degli adempimenti in materi di lavoro a carico delle aziende;
- la razionalizzazione e armonizzazione degli ammortizzatori sociali riportando la CIGO e la CIGS alla loro naturale funzione, abolendo la CIG in deroga e coordinando e unificando la disciplina ASpI  e Mini-ASpI;
- l’implementazione della riorganizzazione dei servizi per l’impiego e delle politiche attive in particolare con l’introduzione dell’Agenzia nazionale per l’impiego;
- il riordino delle attuali forme contrattuali vigenti introducendo il Testo Unico del lavoro e prevedendo anche l’introduzione di nuove formule contrattuali più snelle e che permettano un più veloce ingresso nel mondo del lavoro;
- l’introduzione a livello universale della tutela di maternità anche per quelle lavoratrici attualmente sguarnite (cococo e cocopro), l’incentivazione a forme premianti di flessibilità di orario di lavoro al fine di una maggiore conciliazione dei tempi vita-lavoro e una maggior integrazione dei servizi all’infanzia nelle aziende sia del settore pubblico che privato.

In collaborazione con :

http://labortre.wordpress.com