martedì 4 dicembre 2012

Mens Sana in CORPORATE Sana: di Luca Isabella


LA PIU' IMPORTANTE - E GRATUITA - RISORSA PER AFFRONTARE LA CRISI ED ATTIVARE LA CRESCITA

La scorsa settimana ho avuto il piacere di approfondire l'energica e dettagliata breve analisi di Isabella sulla "Salute Organizzativa". Un piccolo e simpatico E-book che affronta in maniera schietta e realistica quanto al giorno d'oggi influenza l'andamento di molte imprese : il clima aziendale, lo stile di management e la condivisione degli obiettivi.

Vi riporto qui di seguito un brevissimo stralcio, che susciterà sicuramente la curiosità e la volontà di approfondimento del Libro ma attenti ..... per qualcuno potrebbe essere una bella doccia fredda !

"Furono attuati tagli per ridurre i costi,  sviluppate  iniziative di marketing,  ottimizzati  i servizi,  ma la situazione sembrava peggiorare  di giorno in giorno. L’impegno e il senso di responsabilità dei collaboratori erano in crollo verticale e ognuno agiva essenzialmente. Con questo non voglio dire che tali risposte “reattive” orientate al rigore non servano a nulla, intendiamoci: sono spesso utili per rispondere all’ emergenza. Tuttavia, se non si mantiene l’organizzazione sana e vitale, ogni prospettiva di crescita sarà fortemente inibita."


Link E-book "La Salute Organizzativa"

Buona lettura !

Silvia

sabato 1 dicembre 2012

COCA COLA: il nuovo spot è tutto Made In Marche !


Ebbene si, le eccellenze marchigiane si sono nuovamente distinte per creatività artistica ed innovazione : due registi italiani di San Benedetto del Tronto hanno vinto un contest mondiale indetto da Coca Cola grazie allo  spot da loro realizzato, "A guitar Hero"
Si tratta di  Giacomo Cagnetti e Rovero Impiglia, che con 60 secondi hanno conquistato uno dei più noti brand a livello mondiale, con una clip che sta avendo un enorme successo su Facebook e Youtube che è partita in soli tre giorni con più di 10.000 visualizzazioni.
150 sono stati i concorrenti che a livello Mondiale hanno inviato i loro progetti al sito eYeka, per raccontare una storia di cambiamento forte e di impatto emotivo ed umano, che doveva poi chiudersi con il claim "Be the Change" (sii tu il cambiamento). Non solo l'idea ma la realizzazione è stata effettuata nelle Marche: il videoclip è stato infatti girato in un locale Sanbenedettese, "Il Rat Pack" con due ore di riprese ed un cast di attori non professionisti , in una fredda serata di febbraio prima di una grande nevicata.
A tutto questo si aggiunge anche la colonna sonora, realizzata da un compositore umbro ed adattata appositamente per lo spot da Fabrizio Brugnera.
Emozionante ed Incredibile !
Written and directed by Giacomo Cagnetti and Rovero Impiglia
DOP: Giacomo Cagnetti
Editing and post-production: Giacomo Cagnetti and Rovero Impiglia
Music: Fabrizio Brugnera
Make up: Ghisce C

Cast: Giancarlo Fagotti, Tania Capecci, Ghisce C, Vittorio Poloni, Domenico Di Quirico

Thanks to: "The Rat Pack", Vittorio Poloni, Giovanni Pompei, Massimiliano Quondamatteo, Alessandro Troiani, Marco Bruni, Dario Ciavaroli.

mercoledì 28 novembre 2012

PERSONAL BRANDING duepuntozero !

E' ormai una definizione che sentiamo ripetere da tempo, ma l'analisi approfondita del fenomeno è ben più completa e complessa di quanto possa sembrare. Avere un bel Blog con centinaia di contatti e migliaia di lettori, ottimo profilo di linkedIn, presenza su Twitter ... poi ?
Che cosa manca ?

L'Obiettivo ! Ecco che cosa manca: sapete esattamente cosa comunicare e come ? Siete sicuri di dare di voi l'immagine che volevate condividere con il mondo intero ? 

E' vero che il marchio ovvero l'azienda o l'organizzazione per la quale si lavora può essere un ottimo biglietto da visita, ma ricordate che esiste anche il contrario: la fortuna di avere nella propria organizzazione talenti riconosciuti e manager stimati, saranno loro a dare un imprinting da non sottovalutare all'azienda. Questo conterà ancora di più nel caso di azienda di servizi o consulenza: è con i valori che si fà la differenza, non con le competenze.

L'autenticità è l'elemento maggiormente premiante: è vero che si può costruire la propria reputazione, soprattutto con gli attuali mezzi di comunicazione e con la facilità nell'utilizzo degli stessi, ma prima o poi la sostanza che contraddistingue la vostra professionalità dovrà essere messa in campo. Si può anche influenzare la percezione, questo lo affermo in maniera positiva: non parlo di manipolare informazioni e di strumentalizzare i mezzi ma le potenzialità che abbiamo per far si che il messaggio che navighi in rete sia quello corretto, quello reale e voluto, sono infinite.

Riporto un principio che reputo fondamentale e condivido rispetto a quanto dichiarato da Luca Isabella : il principio della generosità. Dare per primi, sacrificare minuti preziosi della nostra giornata per rispondere, chiarire, suggerire, informare, dare spunti preziosi non ha prezzo e quando si riceve (e vi assicuro che non accade poi così raramente), ringraziare.

Un altro elemento di rilevante importanza è il sapersi distinguere: curare il contenuto delle vostre dichiarazioni, privilegiare la qualità alla quantità, fare emergere appunto i valori che vi contraddistinguono voi, esattamente voi e non altri, sarà questa la visione vincente del vostro brand. Come ? Bene, riporto il consiglio di Giovanni, un caro amico e collega che mi suggerì una semplice azione : prima di pubblicare, inviare, dichiarare o quant'altro vi venga in mente di fare, fermatevi un attimo congelate il post o chiudete in bozza la @mail, dedicatevi a tutt'altra attività e solo dopo un lasso di tempo congruo riaprite il messaggio e rileggetelo, vi assicuro che ne cambierete i termini alleggerendo o forzando il contenuto in base alle reali esigenze (e non al primo istinto). Provate ed apprezzerete immediatamente il risultato.

Poi al contenuto reso perfetto con più ritocchi - se necessari - aggiungete un buon personal branding ovvero il vostro packaging : immagine, contatti, rete  a supporto, reputazione, social network ed il gioco sarà fatto. Ricordate però che ogni social network ha il suo linguaggio, le sue tematiche la sua tipologia di utente, farete quindi un buco nell'acqua se - dopo tanto lavoro - il mezzo di comunicazione utilizzato sarà quello sbagliato !

Ultima raccomandazione: prima di provare con una qualsiasi strategia on line prendete un foglio di carta e disegnate la vostra strategia di personal branding identificando in primis il vostro obiettivo.

Be Yourself !


Silvia Cingolani
Mondo HR Marche

domenica 18 novembre 2012

ISTAO: Leadership e Gestione Risorse Umane in chiave energetica

Ancora uno degli eventi ISTAO che merita una particolare segnalazione da parte di MONDO HR MARCHE: "Leadership e Gestione delle Risorse Umane in chiave energetica" previsto ad Ancona per il prossimo venerdì 23 novembre 2011, dalle ore 17:30.

Il seminario esperienziale affronta i seguenti temi:


la natura energetica dell’essere umano (un modello energetico per l’essere umano; utilizzo ed espressione del potenziale  
individuale)
le organizzazioni in chiave energetica (un modello energetico per le oganizzazioni e i gruppi; sensemaking, accordi, credenze
e idee; aree di comfort energetiche e resistenze al cambiamento)
la gestione delle risorse umane in chiave energetica (energia, potenziale e performance; integrazione tra funzioni; formazione e sviluppo)
leadership ed energia (sviluppare la leadership attraverso la consapevolezza dell’energia)

Massimo Borgatti


Presidente di Esperio srl. Ingegnere  gestionale esperto in sviluppo manageriale e strategie organizzative.
Da oltre 15 anni studia e sperimenta (in prima persona e su gruppi) le teorie “energetiche” provenienti da tutto il mondo con particolare focus sulle tradizioni sciamaniche sudamericane. Autore di  "SCIAMANAGER", la via energetica alla leadership, tra sciamanismo e management” 2011, ed. Il Punto d’Incontro

La partecipazione all’ incontro è gratuita. 
Informazioni dettagliate e modalità di adesione:
www.istao.it/leadership_hr/

domenica 4 novembre 2012

CHE GENERE DI COMANDO ?

Secondo appuntamento del ciclo "Donne al Timone”, incontri pensati e programmati per sensibilizzare e promuovere la cultura d’impresa con riferimento a esempi di successo aziendale in cui la responsabilità al femminile è asset vincente e strategico di innovazione e sviluppo.

In questo incontro si approfondiranno opportunità e responsabilità nella nuova normativa per i CdA.
L'obiettivo di questo incontro sarà quello di sensibilizzare e sviluppare cultura organizzativa e manageriale in tema di imprenditoria femminile e avviare azioni di formazione professionale in linea con le recenti disposizioni in materia di partecipazione “rosa” in CdA.
Favorire lo sviluppo e il rafforzamento di un network di giovani imprenditori attivi sul territorio marchigiano.

Ospiti e relatori della serata:

LUCIA CAPODAGLI - A.I.D.D.A. Marche

PAOLA PETRUCCI - Ministero del Lavoro

ARMANDA BRANDONI - Eusebi Impianti

GIOVANNI BORRONI - I.A.R.M. Srl




Venerdì 16 novembre 2012 - ore 17,30 - 19,30 Villa Favorita - via Zuccarini 15 Ancona.

La partecipazione all'evento è gratuita, dettagli sull'evento e modalità di iscrizione su:
www.istao.it/donne-al-timone/


giovedì 1 novembre 2012

"GENIO E FOLLIA" : BINOMIO RARO E VINCENTE

Non pensiamo immediatamente a Vincent Van Gogh, Charles Baudelaire o Ernest Hemingway ne tantomeno a legami genetici tra creatività, arte e sregolatezza, ma caliamo la definizione nella nostra quotidianità : pensare in modo più creativo, vedere oltre gli schemi, accettare le diversità di chi non reagisce ai nostri impulsi come avevamo previsto ....

Approcciare ad un problema con soluzioni differenti e che normalmente noi non avremmo identificato è una risorsa per l'azienda da non sottovalutare: certo è però che avere la fortuna di trovare e trattenere i piccoli geni in azienda non è poi così facile.

Ciò che distingue l'operato della loro mente è una mancanza di "filtri" nel vedere e leggere la realtà: la mente diventa più creativa e si mette in moto la parte destra del nostro cervello che scova strade alternative che la razionalità ed il ripetersi degli schemi - talvolta non proprio sotto controllo - che si attivano automaticamente di fronte a soluzioni e decisioni da prendere.

La diversità è un lusso che un imprenditore deve accollarsi e non solo, deve stimolare l'incontro ed il confronto tra le parti anche se talvolta o inizialmente sarà un vero e proprio scontro. Non dimentichiamo inoltre il linguaggio: se i ns talenti approcciano con idee e metodi differenti, diverso sarà anche il metodo di comunicazione utilizzato dal singolo.

Oggi più che mai abbiamo bisogno di innovazione e creatività.

“Non esiste grande genio senza una dose di follia”
Aristotele, 384 e il 322 a.C.

giovedì 18 ottobre 2012

Crisi aziendali, ristrutturazioni societarie e Business Plan

Implementando una delle principali finalità di MONDO HR MARCHE, ovvero quella di diffondere sapere e crescita professionale, Vi segnaliamo oggi un importante investimento formativo organizzato dalla CONTROLLER ASSOCIATI MARCHE.

L'Associazione sta promuovendo un Piano di Formazione specializzato rivolto a Controller, Responsabili Amministrativi, CFO, Financial Manager, Imprenditori e Professionisti, sensibili alle tematiche di Pianificazione e Controllo per il periodo Autunno 2012 – Primavera 2013. 

Il percorso formativo denominato "Training per Controller....e non solo!" è disegnato per fornire competenze articolate e approfondite sulle principali leve gestionali dell’impresa in tempi di crisi: finanza, credito, risk management, controllo, valutazione delle performance, visione a 360°. 

MODULO 1 - STRATEGIA E FINANZA 

La preparazione e la realizzazione di operazioni di ristrutturazione aziendale, di riallocazione proprietaria in momenti di crisi richiedono non solo la capacità di comprendere a tutto campo il sistema dei fabbisogni strategici e finanziari delle imprese, ma anche la disponibilità di un bagaglio di competenze sempre più ampio e sofisticato. 

Crisi aziendali, ristrutturazioni societarie e Business Plan: 
il valore aggiunto del Controller - 
Docente: Marco Lazzaro - Strategy, Corporate Finance, Director PricewaterhouseCoopers



IL PROGRAMMA COMPLETO SU:



La prima giornata di formazione si svolgerà venerdì 19 Ottobre 2012 dalle ore 15,00 alle 19,00 presso la sala convegni del "G" Hotel, Statale Adriatica km 311,00 – Osimo (AN). 

Per motivi organizzativi si invitano tutti gli interessati ad inviare la scheda di partecipazione entro mercoledì 17 Ottobrevia fax al numero 0734-810338 oppure via e-mail: info@controllerassociati.it oppure registrandosi direttamente sul sito.

La partecipazione è gratuita per tutti gli associati della Controller Associati. 

Il corso è aperto anche a professionisti e colleghi esterni che potranno partecipare regolarizzando l’iscrizione all’Associazione con il solo versamento della quota sociale di 50 euro. 

Per ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione è possibile consultare il sito o contattare la segreteria organizzativa (Tel. 338.5279905). 

mercoledì 17 ottobre 2012

"BORN TO FLY": persona, comunicazione e tempo


BORN TO FLY è un corso di formazione di una giornata che nasce da un'idea di Paolo Manocchi come punto di partenza di PROGETTO CRESCERE con l'intento di fornire una serie di strumenti e spunti di riflessione di grande valore sui seguenti argomenti:

atteggiamento mentale
la qualità delle emozioni
il potere della comunicazione personale e professionale
la gestione e l’organizzazione del tempo

PROGETTO CRESCERE è un'iniziativa culturale a scopo evolutivo improntata sul potenziamento della personalità nelle sue caratteristiche psicologiche e comportamentali che identificano la persona nel vivere quotidiano.
Per maggiori informazioni vai su www.progettocrescere.it 

"BORN TO FLY"
Domenica 28 Ottobre
Senigallia (AN) - Hotel Finis Africae S.P. Sant’ Angelo 155



MondoMarche HR parteciperà al BORN TO FLY ed in collaborazione con Progetto Crescere offre a tutti gli iscritti  un’occasione di importante valore e grande interesse al fine di potervi iscrivere gratuitamente (fino ad esaurimento posti ed escluso coffee break e pranzo a 15 euro).

Vi invito a leggere il programma e la mission del progetto e se interessati a partecipare il 28 ottobre al corso di una giornata di formazione scrivete a   info@clubtimarche.it indicando come riferimento "Mondo HR Marche" ed il vostro nome, cognome e indirizzo e-mail. 

Riceverete così il pass per partecipare gratuitamente al BORN TO FLY.

A presto, 

MONDO HR MARCHE
di Silvia Cingolani


martedì 2 ottobre 2012

LA COMPETIZIONE: "quando vincere è l'unica cosa che conta"



di Eleonora Reverberi 

Le Olimpiadi, terminate da un mesetto ma ancora fresche nelle nostre menti, sono un contesto sportivo in cui la pressione agonistica dovuta alla necessità di gareggiare con campioni dei massimi livelli si fa sentire con intensità particolare su ogni atleta, sia quello che vive la sua prima Olimpiade, sia il “veterano”. Lo si legge in ogni intervista che gli atleti, italiani e non, hanno rilasciato prima di partire per la City e lo si riscontra anche guardando le gare: chi meglio sopporta questa pressione ha risultati migliori. Ma, ci potremmo chiedere, cos’è la competizione in sé? E l’istinto competitivo si può sviluppare? Vediamo insieme di fare chiarezza su questo tema.

Innanzitutto, la COMPETIZIONE è un fenomeno presente in ogni contesto sociale: è definita come la pressione a raggiungere un certo obiettivo/risultato, che un individuo sviluppa verso altri individui, che ritiene al suo stesso livello di preparazione fisica, tecnica, cognitiva o conoscitiva. La competizione è un tratto fondamentale dell’uomo, pensiamo ad esempio alla teoria sull’origine dell’uomo di Darwin. Alcuni penseranno che è datata, invece è di estrema attualità e ci consente di comprendere che senza competizione, senza volontà di sopravvivere, di sfuggire ai pericoli che la natura e i predatori costituivano per l’uomo, senza la tendenza a adattarsi ai cambiamenti l’uomo stesso non sarebbe potuto sopravvivere. La nostra esistenza oggi è ben diversa, l’uomo ha eliminato i pericoli che potrebbero causare la sua scomparsa dalla Terra e contemporaneamente ha creato nuovi scenari competitivi: lo sport in primis, ma anche il mondo del lavoro.

La COMPETITIVITA', invece, è la disposizione individuale a impegnarsi a fare del proprio meglio per prevalere sugli altri; in poche parole, lo sforzo che l’atleta fa per vincere ma che non necessariamente si sviluppa in ogni atleta. Ci sono atleti che la sviluppano di più di altri. Ciascun atleta dunque ha un proprio livello di competitività, che solitamente è molto più elevato negli sportivi professionisti rispetto che nelle persone “comuni” e agli atleti amatori, poiché possiamo dire che lo sport professionistico è uno dei mondi in cui “per essere qualcuno devi vincere”; di conseguenza lo sportivo deve anche essere allenato a essere competitivo, a voler prevalere rispetto agli altri. Un altro mondo caratterizzato di fortissima competitività è quello del management: il manager migliore è colui che sa sopportare la pressione e lo stress, governare le emozioni, soprattutto quelle negative come l’ansia, la rabbia, la tensione e nello stesso tempo sa gestire la comunicazione delle sue decisioni agli altri, anche quando queste non sono piacevoli.

Posto che per gli atleti è fondamentale essere competitivi è bene ricordare che altre due dimensioni specifiche della loro personalità sono: l’orientamento al compito e l’orientamento alla vittoria. 
Il primo indica la volontà di migliorarsi e di migliorare le proprie prestazioni, indipendentemente dalla vittoria; il secondo invece indica la volontà assoluta di primeggiare sugli altri. 

Ovviamente questi aspetti possono essere presenti in misura differente nei diversi atleti e potremmo dire che una commistione di “competitività/ impegno a dare il massimo”, “orientamento al compito/ miglioramento delle proprie prestazioni” e “orientamento alla vittoria” da origine alla prestazione perfetta, non irraggiungibile ma sicuramente privilegio di pochi campioni. Questi di sicuro sanno gestire la pressione agonistica in sfide in cui sanno bene che l’avversario è esattamente al loro livello di capacità, ma la differenza tra i due viene fatta dalla mente, dalla capacità di gestire la pressione, le proprie emozioni, di pensare attimo dopo attimo, anziché pensare solo all’obiettivo finale della vittoria.

Eleonora Reverberi

domenica 16 settembre 2012

LA GESTIONE EFFICACE DEL PROCESSO DI SELEZIONE - 18 settembre 2012

"Strategie per trovare ed inserire persone giuste"  
PESARO 18 settembre 2012 - Hotel Savoy


Scenario economico e ruolo strategico del comparto Risorse Umane sono elementi direttamente proporzionali tra loro: l’attuale contesto che gravita attorno al mercato del lavoro pone nuove sfide ai Direttori del Personale, richiedendo a quest’ultimi competitività, flessibilità e governance della complessità in un momento di cambiamenti incisivi e incertezza a livello contrattuale circa le nuove assunzioni.


Proprio perché sono le persone che costituiscono la struttura portante di qualsiasi impresa, la funzione HR deve essere sempre allineata al business aziendale, focalizzandosi sulla gestione a più alto valore aggiunto delle proprie persone, in special modo il mantenimento di un controllo interno sull’attività di definizione e potenziamento delle competenze nonché l’attivazione di una corretta modalità di selezione e inserimento di nuove figure al fine di evitare sprechi di tempo e potenziali situazioni di malcontento e resistenza, compito quanto mai complesso in un periodo in cui il mercato del lavoro è caratterizzato da insicurezza del posto di lavoro e normativa in costante cambiamento.

Knowità, attraverso questo incontro, intende esporre alcune tra le più conosciute e utilizzate tecniche e metodologie di un buon recruiting attraverso l’esperienza di autorevoli esperti del settore e di alcuni case study di successo, con l’obiettivo di presentare le fasi di un processo di selezione efficace volto ad evitare considerevoli errori durante il momento della scelta del candidato che possono comportare elevati costi di formazione, basso rendimento, alto tasso di assenteismo e rotazione del personale

OBIETTIVI:
- Quali sono le tecniche per individuare le persone giuste
- In che modo ottimizzare il processo di selezione, individuando i canali di ricerca più efficienti
- Presentare vantaggi e criticità nell’implementazione di un corretto processo di valutazione HR 
- Confrontarsi con colleghi di altre realtà aziendali

DESTINATARI:
- Amministratori - Imprenditori - CMO - Direttori/Responsabili Risorse Umane - Direttori/Responsabili Formazione - Direttori/Responsabili organizzazione e selezione - Accademici - Consulenti ed Esperti di Settore

PROGRAMMA:
http://www.knowita.it/website_objects/file/2012.09.18processodiselezione/gestione_efficace_del_processo_di_selezione.pdf

INVITI RISERVATI AI LETTORI DI MONDO HR MARCHE:
In virtù della Partnership attivata con Knovità ed in qualità di media Partner dell'evento, MONDO HR MARCHE mette a disposizione 10 INVITI GRATUITI ALL'EVENTO, se prenotati entro il 31 agosto ed attraverso il modulo specifico SCARICABILE DAL SEGUENTE LINK

MONDO HR MARCHE
di Silvia Cingolani


mercoledì 5 settembre 2012

"TERRAZZA LETTERARIA" - Jesi 13-16 settembre 2012

E' con enorme piacere che condivido con i lettori di MONDO HR MARCHE il prossimo evento Culturale che si svolgerà a Jesi dal 13 al 16 settembre 2012.

Nella Balconata della Piazza Federico II, giovedì alle ore 18:00 si aprirà l'evento con la presentazione dei numerosi appuntamenti delle serate, l'apertura del Caffè Letterario e l'esposizione dei libri.
Si proseguirà con la "Cena dello Scrittore" alla Taverna La Rincrocca e la presentazione di "Mezzogiorno dell'animo" e "La ragione nell'amore" - Edizioni Cleup.

Si proseguirà poi sino a Domenica con letture, approfondimenti e tanti incontri con gli autori.

Di seguito il programma delle serate ...... buona lettura !

Silvia 


 

sabato 25 agosto 2012

"ACCADEMIA STRUMENTALE"

Teatro Moriconi, Jesi
Sabato 1° settembre 2012

Il Teatro Studio Valeria Moriconi – inaugurato nel maggio 2002 – è ricavato all'interno dell'ex-chiesa conventuale dedicata fin dal XII sec. a San Floriano, compatrono della comunità civica jesina, e già "teatro", il 4 maggio di ogni anno, della presentazione del Palio da parte dei Castelli di Jesi in segno di sottomissione alla città. Per questa chiesa Lorenzo Lotto realizzò le splendide opere ora nella Pinacoteca Civica. La nuova destinazione teatrale, su progetto dell'architetto milanese Italo Rota, coglie e valorizza la suggestione scenografica dell'impianto barocco della chiesa, attraverso una sorta di scenografia teatrale permanente, dal design contemporaneo, funzionale e giocosa insieme.

Il Centro Valeria Moriconi si offre ai visitatori come laboratorio permanente, dotato di un consistente fondo documentario sull'attrice jesina: non solo documenti di archivio, ma anche costumi e abiti di scena e una ricca raccolta libraria. Al tempo stesso è un suggestivo museo, dove l’allestimento – attraverso una selezione di foto, quadri, ritratti, bozzetti scenici, manifesti, costumi, documenti e video – invita ad entrare nella personalità dell’artista, accogliendo il visitatore negli spazi come un caro ospite in casa di Valeria.


Sabato 1° settembre alle ore 21:00 
si terrà il concentro 
"ACCADEMIA STRUMENTALE"

Musiche di H. Purcell, G.F. Haendel, W.A. Mozart
Violino: Anna Tifu

I Virtuosi Italiani: 
diretti da Corrado Rovaris ed una delle più promettenti giovani violiniste italiane, enfant prodige e grande virtuosa Anna Tifu in un programma che prevede brani di grande virtuosismo e la suite di danza Abdelazer di Purcell che rappresenta l'originale barocco, riutilizzato poi da Britten nel suo The Young Person's Guide to the Orchestra

Da non perdere !

MONDO HR MARCHE
di Silvia Cingolani

martedì 31 luglio 2012

LEADER E SPORT: Tutti per Uno, Uno per Tutti


Questa settimana ospite della rubrica "BlogInBlog", la Dott.ssa Eleonora Reverberi, laureata in scienze e tecniche psicologiche e Blogger di "Azzurroacqua" Psicologia e Sport, che ha dedicato a Mondo HR Marche una nuova recensione legata alla Psicologia, allo sport ed al mondo delle Risorse Umane, approfondendo la tematica sulla "leadership" in modo originale ed accattivante. 
Vi lascio il piacere di leggere il suo articolo.
Alla prossima, Silvia

LEADER E SPORT: TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI
di Eleonora Reverberi
http://azzurroacqua.wordpress.com/

In questi giorni olimpici sono soprattutto gli atleti ad essere al centro della scena, come è giusto che sia, dato che sono anni e anni che si allenano duramente ogni giorno per arrivare ai livelli massimi e competere in una Olimpiade. Ma è giusto ricordare che dietro a ogni grande atleta, e soprattutto una grande squadra, c’è sempre un buon allenatore, che solitamente riveste il ruolo del leader. Perché allora non scoprire qualcosa in più di queste figure di traino di cui gli atleti hanno tanto bisogno?
Julio Velasco, allenatore argentino che ha portato la Nazionale Italiana di Volley ai vertici della Pallavolo mondiale, disse: “La forza del lupo è il branco, e la forza del branco è il lupo”. Ciò significa che tra il leader e i suoi seguaci (che in linguaggio psicosportivo vengono chiamati  followers) è necessario un legame di dipendenza reciproca in cui gli atleti hanno bisogno di fidarsi ciecamente del loro leader, affidandosi a lui nel modo più totale e da parte sua il leader deve rispettare questa fiducia portando i suoi atleti a raggiungere le loro massime potenzialità. 

Leader è “colui che guida, dirige, conduce”. A lui i followers assegnano l’autorità necessaria per svolgere questa funzione di guida, poiché essi riconoscono le sue competenze e la sua esperienza. Il leader è quindi colui che deve saper coniugare le sue conoscenze tecniche, acquisite in anni di studio, senza dimenticare la dimensione più umana del suo ruolo, quello di creare la squadra e tenerla unita, aiutarla a superare i momenti di difficoltà, le sconfitte, i conflitti inevitabili e necessari per la crescita personale di ciascun atleta e della squadra intera. Egli deve saper stabilire gli obiettivi e stabilire i passi necessari a raggiungerli, calibrandoli sulle capacità della squadra intera, non sulle capacità del “più bravo”; deve saper riconoscere le potenzialità di ognuno e sfruttarle nel modo più funzionale per la riuscita del gioco della squadra, ricordandosi sempre di non sminuire ma di valorizzare ogni suo atleta. 

Sono state svolte molte ricerche per rispondere alla famosa domanda: “Come deve essere l’allenatore/leader migliore?”. Risposta (molto psicologica!): dipende. Spiego questa mia affermazione. L’allenatore migliore, soprattutto da un punto di vista psicologico, non esiste perché tutti gli atleti sono diversi tra loro e di conseguenza dalla loro unione hanno origine squadre ben diverse, che danno vita a dinamiche di gruppo differenti. Non bisogna dimenticare che il contesto entro cui si creano queste squadre (la Società sportiva) ha i suoi obiettivi (amatoriali o professionistici), le sue disponibilità economiche e fisiche ad investire sulla squadra, la sua visione dello sport (la vittoria o la partecipazione), per cui anch’essa ha una importante influenza sulla squadra. Infine importantissima è la variabile genere: femmine e maschi hanno bisogno di leadership diverse, le prime più focalizzate su una gestione “democratica” della leadership, mentre i maschi preferiscono un comportamento più “autocratico”. Di sicuro c’è che entrambi i generi, indipendentemente dall’età e del livello agonistico a cui si trovano, preferiscono leader/allenatori che sappiano correggere gli errori spiegando come migliorarli e contemporaneamente sottolineare i punti di forza e i gesti corretti.
Il buon allenatore deve saper tenere conto di tutte queste variabili e comportarsi di conseguenza, cercando di trarre il meglio dai suoi atleti e nello stesso momento creando in loro la motivazione a fare meglio, utilizzando leve tecniche quanto emotive.

Eleonora Reverberi


venerdì 27 luglio 2012

IL METODO DEL COACHING NELLO SPORT - di Riccardo Zuccaro

di Riccardo Zuccaro

Con l’approssimarsi delle ferie ed in piena stagione estiva, voglio dedicare uno degli ultimi post pre ferie (anche R.U. e dintorni andrà in vacanza per tre settimane ad Agosto) al metodo del coaching applicato allo sport. Amo lo sport e la mia militanza agonistica in squadre di basket, unitamente al karate e al pugilato stanno a testimoniare che conosco bene che tipo di sensazioni si innescano all’interno di un agonista, quando si prepara per raggiungere determinati risultati sportivi;l’essere un coach professionista mi permette di aiutare squadre ed atleti a far si che gli obiettivi prefissi vengano raggiunti.

Timothy Gallwey,  http://en.wikipedia.org/wiki/Timothy_Gallwey uno dei padri del coaching ed in particolare del metodo del coaching applicato allo sport, nel suo famosissimo testo “The inner game of tennis” dice: “L’avversario che si nasconde nella nostra mente è molto più forte di quello che troviamo dall’altra parte della rete“; la funzione e l’importanza del coach nello sport è tutta racchiusa in questa frase.
Il Coach è di supporto in questo allo staff tecnico; l’allenatore sportivo che, riprendendo un brano di Luca Stanchieri (coach professionista e Past President di AICP Associazione Italiana Coach Professionisti) in cui parla di Coaching sportivo, chiamerò trainer per distinguerlo dal coach, allena i muscoli, insegna la tecnica, pianifica, controlla e valuta l’allenamento, il coach invece segue la preparazione mentale dell’atleta (e/o della squadra) aiutandolo a gestire al meglio lo stress, la determinazione mentale, focalizzandosi sull’obiettivo; di conseguenza un allenamento per essere veramente completo al 100% deve essere composto da training più coaching.
Per far capire ancora meglio come il coach non sia un antagonista del trainer ma un suo supporto nella gestione dell’atleta, riporto integralmente la tabella di Stanchieri ispirato a sua volta da Weineck ed il suo “L’allenamento ottimale“, in cui evidenzia le differenze tra training e coaching:
Training (allenamento)
Coaching
L’allenamento si utilizza nella preparazione
Il Coaching si riferisce alla intensità mentale della preparazione e alla gara.
L’obiettivo dell’allenamento è lo sviluppo della prestazione fisica
L’obiettivo del Coaching è l’estrinseca della prestazione ottimale soprattutto in termini emotivo e mentali.
L’allenamento si orienta al compito e alla prestazione
Il Coaching per prima cosa ha al centro l’atleta
L’allenamento è l’aspetto centrale della preparazione ed include il Coaching
Il Coaching è un settore parziale dell’allenamento
L’allenatore è il leader dell’allenamento e si avvale del coach per ottimizzare il programma di allenamento e la sua estrinsecazione in gara
Il coach è un partner dell’allenatore e ne riconosce il ruolo di leader


Sono ancora pochi in Italia gli atleti che fanno uso di un coach professionista e sono ancora meno le squadre, di qualsiasi sport si parli cosa diversa dagli USA. Se prendiamo il basket, sport che conosco molto bene, in Italia solo l’Olimpia Milano si avvale di un coach inserito a tutti gli effetti nello staff che vede tra gli altri il mio amico Alberto “Lupo” Rossini in qualità di assistant coach di Sergio Scariolo.
Parlavo di squadre perchè il coaching, come dicevo, oltre ad essere utilizzato per il singolo atleta è particolarmente indicato anche per la gestione delle dinamiche di team. Rende forte, coesa e determinata la forza mentale del gruppo; una squadra è tanto più forte quando è composta da persone indipendenti che riescono ad interagire al meglio completandosi l’un l’altro (cosa applicabile anche ad un gruppo di lavoro in azienda); se tutti si trovano nella posizione giusta al momento giusto impegnandosi gli uni per gli altri il potenziale della squadra diventa di molto superiore alla somma del potenziale dei singoli giocatori. Può sembrare una banalità ma vi assicuro che così non è, troppo spesso ci si affida al/ai fenomeni singoli tralasciando gli altri componenti del team, anche se si hanno due o tre “stelle” in squadra non è detto che si ottengano i risultati volutiUn team composto da giocatori di valore medio che cooperano tra loro è in grado di superare di molto le prestazioni di uno o più giocatori di alto livello. Un esempio proprio nel basket USA: i Los Angeles Lakershanno al loro interno un giocatore che ad oggi è il più forte in assoluto nella lega Kobe Bryant ed un ottimo giocatore come lo spagnolo Pau Gasol eppure, sono stati eliminati al secondo turno dei playoff dai Thunder che a livello individuale sono più deboli ma hanno sempre giocato come una squadra e sono stati la rivelazione del torneo.
Questo può fare la forza del gruppo ed il coach è lo strumento migliore per formare una squadra dal punto di vista mentale per far si che si possa passare dall’IO al NOI. Prendendo sempre spunto dal testo di Stanchieri, il processo di formazione della squadra passa attraverso quattro fasi:
Fase della formazione: dove i membri della squadra si orientano e comprendono quale debba essere il comportamento nei riguardi dell’allenatore e degli altri membri del gruppo.
Fase del conflitto: si sviluppa un clima di ostilità verso altri membri del gruppo e/o verso il leader (quello che è accaduto proprio nei Lakers) per la mancanza di strutturazione e per la resistenza alla struttura stessa.
Fase della strutturazione: i membri del team si accettano vicendevolmente e sviluppano norme nei confronti dei quali tutti si sentono impegnati.
Fase di identificazione con la squadra: i membri del team accettano il loro ruolo e lavorano per raggiungere i fine preposti.
In conclusione il Coaching sportivo è un grande supporto per il raggiungimento degli obiettivi di ogni singolo atleta e squadra, consente di arrivare alla gara in pieno “stato di flow” che si caratterizza da una stretta combinazione fra obiettivi sfidanti e skills acquisiti che portano alla massima concentrazione e focalizzazione sulla performance, conduce inevitabilmente al raggiungimento del risultato prefissato.

Alla Prossima !
Riccardo Zuccaro

mercoledì 25 luglio 2012

"NIRS" al SALESI: consegna ufficiale grazie ai fondi raccolti

Dopo cinque mesi di spettacoli, ospitati in nove città di tutta la Regione, la nona edizione dei "Concerti Aperitivo del Carlino" ha vissuto il suo momento clou: nella sala del Rettorato dell'Università Politecnica delle Marche, è stata consegnata ai rappresentanti dell'Ospedale pediatrico Salesi l'attrezzatura acquistata grazie alle offerte che migliaia di Marchigiani hanno fatto in occasione dei quattordici eventi in cartellone.

La maratona della solidarietà è ormai arrivata al nono anno: quella dei "Concerti Aperitivo" è ormai da anni una storia di successo (Marco Pacetti - Rettore).

MONDO HR MARCHE
di Silvia Cingolani