martedì 19 febbraio 2013

IL DESIDERIO DELLA FELICITA' - di Beniamino Cinti Luciani

Da un fortuito incontro, nasce la collaborazione con il Dott. Beniamino Cinti Luciani, psicologo, che in questo primo suo articolo condivide un suo particolare pensiero legato al "desiderio della felicità".

"Questo è il tempo della comunicazione, della globalizzazione ma anche di una forsennata e spaventata individualità. 

Le persone parlano, si parlano, ma non si dicono; la più grande paura è farsi vedere, essere scoperti agli occhi dell'altro. I rapporti e le parole diventano, allora, vuote e di superficie. Le persone pensano, ragionano, dirigono,controllano,gestiscono, ma non dicono quasi mai, SENTO, rinunciano a sentire per paura. Il sentire fa male, ferisce, ci rende fragili. Neutralizzare il sentire, ci isola, ci separa, ci pone alla ricerca di qualcosa che non riusciamo a trovare. Scopriamo il vuoto e l'angoscia. 

Il tentativo di colmare il vuoto ci spinge verso la ricerca del piacere e il godimento e non verso il desiderio. La grande differenza tra il desiderio e il godimento, non è più percepita. EBBENE NO, il desiderio nasce, si elabora, si definisce solo se sono in grado di rinunciare all'immediatezza della soddisfazione, solo se sò rinunciare al momento compulsivo e posso rinviarlo nel tempo, nel mio tempo di conquista. 

Il GODIMENTO è immediato, si realizza subito e senza nessuna elaborazione, è in realtà un consumo. Per questo le relazioni diventano superficiali, facilmente esauribili, insoddisfacenti e necessariamente reiterate. Il vuoto resta incolmabile. Ma nessuno può essere solo, nessuno può conoscere se stesso senza l'altro, nessuno è vivo senza gli occhi dell'altro. Ma allora quale può essere la nostra forza? La nostra risorsa? Non ho dubbi, è la FRAGILITA'! La fragilità ci spinge a cercare, a ritirarci, ci pone domande, ci orienta al confronto, a chiedere aiuto e ad avere dubbi....il dubbio è la spinta a conoscere; non ho dubbi sulla necessità del dubbio! 

Ma questo è il tempo delle finte certezze, delle diagnosi, delle definizioni e di una straordinaria capacità di fingere l'assenza del dolore o più precisamente dalla fuga da esso. Pensare che il dolore è un buon maestro è una dichiarazione che scandalizza! Eppure non possiamo evitarlo, eppure lui è con noi sempre, così come è con noi la possibilità di essere felici! Ma la felicità è fatica, è conquista di sè, è trovare senso e dare senso al nostro vivere, in ogni momento e soprattutto nel vivere l'altro con la sua diversità da noi.

Allora è possibile vivere la felicità! E' possibile amare ed essere amati....Tutto ciò ci rende vivi, ci permette di essere creativi, diversi, capaci di rinnovarci,di pensare e agire il nuovo, di consentirlo a noi e agli altri.... tutti noi abbiamo questo compito: di fare nostra la vita e di comunicarlo, di dirlo ai giovani....e dare fiducia. 

Questo è il tempo della crisi, ma è inevitabilmente anche il tempo della rinascita; mai come nelle crisi, si crea la nuova energia per andare oltre, in quell' altrove che è la materia di cui siamo fatti e non è la speranza, ma l'azione innovativa, la SCELTA". 

Beniamino Cinti Luciani
Psicologo

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