sabato 8 gennaio 2011

MANAGEMENT AL FEMMINILE: intervista a SABRINA DUBBINI

SABRINA DUBBINI
Socia Fondatrice e Presidente di "Linea Innocenza Onlus"

Mondo HR Marche ha il piacere di mettere in risalto le figure imprenditoriali e Manageriali Femminili delle marche, che con energia, competenza e passione portano quotidianamente valore aggiunto al nostro territorio: oggi abbiamo incontrato Sabrina Dubbini, socia fondatrice e Presidente dell'Associazione Linea Innocenza onlus:

SC: Ben trovata Sabrina, saremmo molto curiosi di conoscere come è nata Linea innocenza e quale percorso ti ha portato a questo tuo progetto e ruolo.
SD: A Linea Innocenza, in particolare, mi ha portato il mio ruolo di mamma di tre figli in età scolare, curiosi e alle prime esperienze con il mondo virtuale e digitale. Più in generale, la formazione economica con la passione per il mondo dell’ impresa e dell’organizzazione hanno contribuito moltissimo a dare un taglio imprenditoriale e reticolare a Linea Innocenza.

SC: Raccontaci nel dettaglio da quali spunti è stata creata Linea Innocenza
SD: E’ una storia che nasce quasi per caso e poi si trasforma in una attività davvero coinvolgente: confrontandomi con una mia cara amica, Lucrecia Vogogna, mamma di due figli, sul tema di Internet e dei nostri figli, decidiamo di approfondire la conoscenza di una operatrice di Action Innocence Monaco, una ONG francofona che da anni lavora per la prevenzione e la tutela dei diritti dei bambini in generale e in particolare sulla rete. L’entusiasmo di questa mamma francese ci travolge e decidiamo di prendere idee e spunti dalla loro esperienza per replicare qualche azione preventiva nelle scuole dei nostri figli. Coinvolgiamo una terza mamma, Anna Lisa Ferrante psicopedagogista, e seguendo un po’ l’istinto e la “deformazione” professionale iniziamo a sviluppare un piccolo piano di azione sul territorio. Onestamente dobbiamo dire che il successo della iniziativa è legato a una serie di circostanze ed “emergenze” verificatesi nel territorio e portate alla ribalta dai giornali proprio nei mesi del nostro avvìo, in particolare, l’aumento di segnalazioni di abusi e comportamenti scorretti e illegali di videocellulari e Internet da parte di minori nelle scuole. Dai primi contatti con le istituzioni che si occupano di questi temi nascono gli incontri con il dott. Pastore del Tribunale dei Minori ad Ancona (oggi Presidente del Tribunale dei minori a Bologna) e con il dott. Pierlorenzi, Dirigente della Polizia Postale e delle Comunicazioni (oggi in quiescenza) che ci aprono un orizzonte davvero sconcertante e sconosciuto per molti versi a noi genitori. Procedendo nella conoscenza delle potenzialità ma anche delle insidie che la “rete” nasconde soprattutto ai più piccoli cresce il senso di responsabilità e lo stimolo a lavorare insieme per questa finalità: altre mamme si uniscono e con il supporto di Provincia e Regione ai quali presentiamo i primi progetti di intervento nelle scuole iniziamo a stampare e distribuire una serie di documentazione, gadget e regole per i bambini delle scuole del territorio provinciale e regionale e avviamo un primo corso di formazione per docenti e genitori sulle trappole e i rischi di dipendenza da Internet conclusosi con successo lo scorso aprile. Non mi dilungo perché in tre anni le iniziative realizzate sono davvero tante, al punto che il Consiglio Direttivo di Action Innocence presieduto dal Presidente della HSBC di Montecarlo ci ha cortesemente “invitato” a presentare e spiegare tanta attività (quasi incredibile per gli standard di una associazione “no profit” e priva di sponsor di rilievo internazionale) dal momento che si era stabilita una collaborazione sinergica con la filiale Action Innocence di Montecarlo. E’ stata una esperienza che ci ha riportato a un clima da “esame di stato” ma davvero gratificante per la soddisfazione di vederci riconoscere una fiducia e una approvazione grande da parte di un organismo di levatura internazionale. Non ultimo è stata una occasione per raccontare loro delle imprese del nostro territorio che in qualità di sponsor tecnici ci hanno permesso di realizzare molto materiali documentali e di comunicazione, nonché di supporto informatico .

Sul nostro sito (http://www.lineainnocenza.it/) c’è il resto della nostra storia ad oggi, ma uno degli eventi che ci ha davvero commosso è stato il Face School Assembly organizzato lo scorso maggio al Palarossini di Ancona con alcuni Istituti Secondari . Grazie allo sforzo dei rappresentanti di queste Scuole che per la prima volta (in Italia) si sono coordianti per realizzare una assemblea dì istituto generale, abbiamo realizzato la lezione-spettacolo “Ludendo Docere” con la partecipazione straordinaria di Enrico Bertolino e Luca Varvelli che hanno spiegato a 2500 ragazzi e 100 insegnanti regole e suggerimenti per presentarsi ai colloqui di selezione, per entrare nel mondo del lavoro e nelle organizzazioni in genere, e soprattutto come evitare rischi di esposizione e deformazioni nell’uso di social network su Internet.

SC: Qual è il ruolo di Linea Innocenza nel contesto territoriale marchigiano, come ti conosce il territorio ?
Più che di una notorietà o di un ruolo personale direi che Linea innocenza, entrando nel mondo della scuola e attraverso il dialogo con varie istituzioni (Regione, Provincia, Comune, associazioni di categoria …), si sta affermando tra i soggetti che, insieme ad altri molto più rilevanti come la Polizia Postale e delle Comunicazioni e il Corecom, si impegnano quotidianamente per l’ informazione e la prevenzione sul tema del corretto uso di strumenti telematici da parte di piccoli e adolescenti.

SC: Che cosa consiglieresti ad altre colleghe che quotidianamente si confrontano nel mondo professionale, alternando la vita lavorativa a quella familiare ?
SD: In primis, credo sia fondamentale essere sé stessi, fidarsi cioè dei propri ideali e valori, sia personali sia professionali, e accettare le debolezze come le potenzialità. Resta un requisito fondamentale l’investimento e la crescita in competenza e professionalità evitando, quanto più possibile, di imitare quegli schemi di successo e potere, spesso superficialmente ritagliati da modelli al maschile e proposti oggi in modo stereotipato e ossessivo dai media . Da ultimo consiglierei di non isolarsi: oggi più che mai è premiante la forza della rete, la squadra , ma anche il saper non rinunciare al proprio ruolo in famiglia, imparando a viverlo con ricchezza, entusiasmo e con una idea di servizio prima che di profitto personale …

SC: Questa grande energia che trasmetti, secondo te, quali delle tue competenze distintive e le tue capacità manageriali fa emergere?
SD: Per quanto riguarda le competenze personali credo di avere dalla mia parte una buona dose di flessibilità e di ottimismo in genere: non boccio mai una idea prima di valutare o di misurare le forze con gli obiettivi, mi sono abituata col tempo a sforzarmi di ricercare il piacere di far le cose anche quelle meno divertenti o gratificanti, e in questa associazione è importante credere nella forza di volontà delle persone perchè la fiducia data è sempre ben ricompensata. Per le competenze tecniche è servito senz’altro il percorso di studi e le esperienze lavorative nel campo economico e della formazione organizzativa anche se le capacità relazionali si apprendono soprattutto in famiglia, nelle reti amicali, sul posto di lavoro e…. al supermercato… Forse la vera capacità manageriale di questo gruppo sta nel lasciare libertà all’iniziativa di ognuna di noi tenendo sempre fisso un obiettivo : la cura e la prevenzione dei minori di fronte alla minaccia di pericoli “in rete” e allo stesso tempo lo stimolo e l’incoraggiamento a utilizzare gli strumenti telematici che rappresentano un potenziale di sviluppo e di connessione irrinunciabile per il mondo odierno.

SC: C’è un libro o una formazione o strumenti o metodologie che ritieni possano essere interessanti fonti di "saggezza" ?
SD: Molti libri hanno segnato la mia formazione e mi accompagnano nella vita di tutti i giorni così come sono importanti le figure di uomini e donne che rappresentano un ideale nel mio immaginario: Adriano Olivetti, Giorgio Fuà, Mary Parker Follett hanno affermato valori e sensibilità nelle organizzazioni in cui hanno lavorato. Considero inoltre fonti inestimabili da cui attingere creatività e comportamenti eticamente vincenti libri quali: “La via di Shackleton” per la dimensione umana della leadership, gli scritti del Premio Nobel Muhammad Yunus sul valore del business sociale e …e i testi sacri, non ultimo il Libro della Sapienza.

SC: Ed il tempo libero ….?
SD: Per i miei figli e mio marito

SC: Perché consiglieresti alle tue colleghe ed imprenditrici di iscriversi a Mondo HR Marche ?
SD: Perché credo che possa essere uno strumento per arrivare a colpire la sensibilità e la passione delle persone e quindi utile per la motivazione e la spinta all’azione: penso soprattutto ai giovani che hanno bisogno di sentirsi raccontare le storie in cui si realizza qualche cosa, piccola o grande che sia, profit o no profit… sulla loro intraprendenza e capacità di imprenditività, già caratteristica distintiva di noi italiani e in particolare della nostra regione, misureremo le forze di ripresa sociale ed economica. Ma è altresì importante collegarsi, connettersi e scambiarsi esperienze per sviluppare sinergie, innovatività anche nei business più tradizionali, e per sfuggire alle trappole di staticità e di crisi che paralizzano la fiducia e l’altruismo.

SC: Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
SD: Ringrazio voi per aver riservato un’attenzione a questa associazione e un augurio: che qualche minuto od ora in più da parte di tutti siano rivolti alla missione educativa dei più piccoli perché gli esempi che hanno permesso a noi di crescere e di prendere il largo siano anche nutrimento per le generazioni più giovani.
 


SC: Grazie a te Sabrina, con le tue parole ci hai aperto un mondo nuovo, fatto di attenzione, conoscenza, passione, impegno e tanto affetto.

Mondo HR Marche
di Silvia Cingolani















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