venerdì 15 marzo 2013

"LA COERENZA E LA NECESSITA' DI EVITARLA" - di Beniamino Cinti Luciani

Credo che a nessuno sfugga come tutta la nostra vita sia un tentativo costante di mantenere un ordine coerente rispetto al nostro pensare ed agire.

Credo anche che a nessuno sfugga, come altrettanto costantemente tradiamo i nostri principi di coerenza con la conseguenza di profondi sensi di colpa, ansia, sintomi depressivi, crisi di panico.... spesso la coerenza è assimilata ai principi morali ed etici, diventa così un ordine interiore, assimilato, strutturale che produce grande sofferenza e necessità di controllo delle azioni, aprendo così la porta a quelle strutture rigide, molto inclini al controllo delle emozioni. 

La psicologia scioglie i nodi, essa ci dice altro sulla natura umana, sui nostri sensi di colpa, in certo modo assolve, la necessità di dover essere e ci autorizza ad essere ciò che siamo.

Ci dice che in noi risiede una parte più oscura, non visibile che contiene al contempo, la luce della nostra vitalità e i desideri, che non possiamo confessare a noi stessi, ci suggerisce di non rinunciare alla nostra ragione, ma se ci affidiamo solo ad essa ci ammaliamo. Allora diventa indispensabile integrare la parte che di noi non conosciamo,quella parte che si esprime con un dialogo interiore più profondo, ma che invia con continuità e coerenza il messaggio dei nostri desideri. Si esprime in modo emotivo e questo ci spaventa. 

Credo che sia comprensibile allora come sia impossibile essere coerenti: la nostra parte inconscia è più forte, enormemente più forte della nostra ragione e non si farà mai convincere da essa. Se facciamo un lavoro di accettazione di noi, potremo scoprire che l'incoerenza è una nostra parte piena di energia che spinge verso un dialogo interiore molto ricco e ci pone sempre nuove domande e ci spinge a trovare nuove risposte.



Beniamino Cinti Luciani
Psicologo

@mail    bennibcl@gmail.com

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