venerdì 23 marzo 2012

LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO - News 23.03.12 - La mappa dei cambiamenti

Una trattativa lunga 60 giorni: le anticipazioni sulla riforma del lavoro, lasciano spazio ad una prima analisi sulle misure contenute nei provvedimenti. Una trattativa per la riforma ha visto un lungo e continuo susseguirsi di incontri, dibattiti, commenti e reazioni del mondo imprenditoriale  e delle parti sociali.


La riforma è iniziata lo scorso 23 gennaio a Palazzo Chigi con una breve introduzione di Monti, alla presenza dei Segretari generali di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl. Confidustria rappresentata dal Presidente Emma Marcegaglia ed alla guida della riforma il neo Ministro del Lavoro, Elsa Fornero.

Dopo settimane di incontri e riunioni, si è deciso - ieri, giovedì 22 marzo - di stilare un verbale con le posizioni dei vari soggetti coinvolti nella trattativa: non c'è stato accordo da firmare ma un verbale da presentare al Parlamento per il suo iter di approvazione. Il contenuto della riforma qui di seguito presentato, va preso con la debita cautela: il successivo iter Parlamentare potrebbe apportare non poche modifiche.

Gli interventi principali prevedono variazioni sul costo dei contratti a tempo determinato, reintegro per i licenziamenti discriminatori anche nelle aziende con meno di 15 dipendenti, Per i licenziamenti economici invece indennizzi da 15 a 27 mensilità. 

Vediamone qui di seguito i passaggi più rilevanti:

CONTRATTI A TERMINE
Oltre a ribadire i limiti quantitativi, il Governo punta a disincentivare l'utilizzo del contratto a termine con l'aumento del costo, mediante un meccanismo di bonus malus. Ovvero verrà applicata una maggiore contribuzione, al fine di finanziare l'ASPI, ovvero l'assicurazione sociale per l'impiego. Tale tassazione potrà però essere recuperata se il datore di lavoro trasformerà il contratto in tempo indeterminato. Potrebbero inoltre allungarsi i periodi di stop obbligatorio tra la fine di un contratto e l'inizio di un altro.

APPRENDISTATO
Si ribadisce la volontà di incentivare l'apprendistato come contratto di lavoro da utilizzare in maniera prevalente per l'ingresso nel mondo del lavoro. Verrà ritoccata la % di conferma a tempo indeterminato (già prevista da alcuni CCNL). La durata massima sarà di 3 anni ed in caso di mancata assunzione, le competenze del lavoratore saranno comunque certificate.

CONTRATTI PART TIME - INTERMITTENTE ED ACCESSORIO
Verrà prevista una comunicazione amministrativa nei casi di utilizzo di causali di elasticità / flessibilità per i contratti part time, contestualmente al preavviso da fornire al singolo lavoratore. Sono previsti inoltre altri obblighi amministrativi a carico dei datori di lavoro per i contratti così detti a chiamata: quanto sopra per prevenire eventuali abusi.

CONTRATTI A PROGETTO
Le macro modifiche proposte prevedono:
- l'eliminazione del fuorviante "programma di lavoro"
- l'impossibilità di comprendere nel progetto la riproduzione dell'oggetto sociale dell'azienda
- la presunzione relativa di subordinazione se la stessa attività in azienda è svolta anche da lavoratori subordinati
- l'incremento dei contributi previdenziali

PARTITE IVA
Si intendono modificare alcuni requisiti giuridici circa il rapporto professionale svolto mediate la partita iva, con particolare riguardo alla sussistenza dei requisiti di coordinamento e continuità. La Partita Iva si presume inquadrata nella collaborazione coordinata e continuativa se:
- il contratto ha una durata superiore ai 6 mesi nell'arco di 1 anno
- se si ha la fruizione di una postazione di lavoro all'interno dei locali del committente
- se il collaboratore ricava da questo rapporto oltre il 75% dei suoi corrispettivi

FONDO ESODI
Viene inserita la facoltà - da parte delle aziende - di stipulare accordi con i Sindacati per favorire i prepensionamenti, relativamente a dipendenti che raggiungano i requisiti di pensionamento nei successivi 4 anni.

SISTEMA DEGLI AMMORTIZZATORI
Istituzione della Cassa ASPI (Assicurazione Sociale per l'Impiego) che si andrà ad aggiungere alla Cassa Integrazione Ordinaria, straordinaria, Fondi di solidarietà. Sostituirà l'indennità di mobilità e di disoccupazione ordinaria e sarà, nella definizione del governo, "universale": coprirà i lavoratori con meno anni di esperienza e quelli che hanno contratti atipici e precari, finora esclusi da qualsiasi ammortizzatore sociale (nonchè apprendisti ed artisti dipendenti).
Per istituire questa cassa, il Governo prevede per tutte le aziende un prelievo contributivo dell'1,3% calcolato sulla base delle retribuzioni lorde, ed un ulteriore 1,4% sui contratti a tempo determinato, portando complessivamente l'aliquota al 2,7%. Il piano andrà gradualmente a regime, ovvero entrerà in vigore nel 2016 ed in "regime transitorio" per dare tempo ai lavoratori anziani oggi in mobilità, di arrivare alla pensione, grazie anche ai contributi aziendali.

ART. 18
Separazione della normativa, qualora si tratti di licenziamenti discriminatori o nulli, piuttosto che licenziamenti per motivi economici. Da una parte resterà l'indennizzo economico ed il reintegro, dall'altra solo l'indennizzo economico. In caso di licenziamento disciplinare sarà il giudice a decidere - in base alla gravità del fatto commesso e delle ulteriori informazioni - se applicare entrambe le opzioni o solo una delle due. 


La riforma ora è arrivata in Parlamento ....

MONDO HR MARCHE
di Silvia Cingolani

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