Il procedere ed il cammino del viaggio personale è sostenuto da una
conoscenza che avviene solo attraverso la comunicazione. La comunicazione
verbale e quella non verbale, affidata al corpo. L'uso della parola è quella più
immediata, quella che desta la nostra maggiore attenzione. Se ci pensiamo le
parole esprimono sempre un desiderio dell'altro, verso l'altro. Così possiamo
dire che il vero desiderio non è dell'oggetto ma della relazione. Oggi questa
condizione non è più chiara, pensiamo che sia l'"oggetto" e
trasformiamo anche le persone in cosa da consumare. Allora la parola
diventa condizione di scambio e possibilità di reale incontro.
Scelgo alcune
categorie di parole che penso utile definire ...
LE PAROLE DELLA TESTA: sono le parole della nostra razionalità, sono quelle del potere, del concetto di giusto e sbagliato, sono quelle che usiamo costantemente, nel ruolo, con il mondo che ci circonda, sono anche quelle dell'apparire e in molti casi della falsa cultura... sono lo strumento anche della manipolazione. Possono essere le parole dell'onestà ma anche del tradimento, sono anche quelle dell'oppressione della violenza e dello sfruttamento.
LE PAROLE DELLA TESTA: sono le parole della nostra razionalità, sono quelle del potere, del concetto di giusto e sbagliato, sono quelle che usiamo costantemente, nel ruolo, con il mondo che ci circonda, sono anche quelle dell'apparire e in molti casi della falsa cultura... sono lo strumento anche della manipolazione. Possono essere le parole dell'onestà ma anche del tradimento, sono anche quelle dell'oppressione della violenza e dello sfruttamento.
LE PAROLE DELL'ANIMA: queste parole sono
meno parole, esse non definiscono, sono orientate all'ascolto dell'altro, sono
il sentire, l'emozione che nutre.....sono l'amore, la passione, il desiderio.
Sono anche la rabbia, il conflitto, la contraddizione. Sono le parole dell'uomo,
esse uniscono, non separano mai.....sono le parole del sì, sempre e comunque.
LE PAROLE DELLA VERITA': sono quelle più necessarie ma anche le più pericolose,
sono quelle che possono uccidere, danneggiare; qualcuno si vanta di dire sempre
la verità in qualsiasi modo e circostanza e non vuol sapere che la verità è
soprattutto rispetto dell'altro. E' chiedersi se l'altro può sostenere una
verità cruda, è avere attenzione, cautela, attenzione.Stare su di sè, voler
essere autentici è quasi sempre segnale di condizione egoica. La vera
autenticità non è mai sopraffazione.
LE PAROLE FALSE: sono le più usate,
costantemente, nessuno è escluso ... sono quelle della manipolazione, della
falsa seduzione, sono quelle della nostra parte oscura e quelle della nostra
paura, sono anche quelle della colpa a cui con queste parole, vogliamo sfuggire.Sono
le parole che non vorremmo mai dire,ma che sappiamo che continueremo ad usare,
per salvarci senza sapere da cosa...forse sono le più umane,quelle della nostra
fragilità.

di Beniamino Cinti Luciani
Psicologo
bennibcl@gmail.com